Katie Meade non ha avuto paura e ce l’ha fatta: a 33 anni è diventata la prima modella al mondo con la sindrome di Down. Oggi è la testimonial di una linea di prodotti per la cura dei capelli che, non a caso, si chiama ‘Fearless’ (senza paura). La ragazza ha raggiunto un traguardo importante che potrebbe essere l’inizio di un cambiamento degli stereotipi di bellezza cui siamo abituati.
Chi è Katie
Katie ha 33 anni ed è originaria di Des Moines, Iowa. La sua vita non è stata sempre facile. Da bambina ha dovuto lottare molto: per la sua salute e per essere accettata dalla società. Ha subito due grossi interventi chirurgici al cuore e durante gli anni scolastici è stata oggetto di diversi episodi di bullismo.
Il mondo della moda l’ha sempre affascinata, amava truccarsi e cambiarsi di abito, ma “non avrei mai immaginato di poter diventare una modella”, ha dichiarata lei stessa. Da anni lavora con un’organizzazione no profit per aiutare le persone disabili a trovare lavoro e ad inserirsi nella società.
“Spero che il mio caso possa essere fonte d’ispirazione per le persone ckatie-mahe hanno la mia stessa malattia e che in questo modo riescano a sentirsi meno esclusi”, ha detto ai media americani. “Ringrazio chi mi ha dato la possibilità di diventare una modella e spero che tutto il mondo guardi con occhi diversi le persone disabili e capisca che la bellezza è di tutti”.
Il servizio fotografico
Katie sarà la nuova protagonista della campagna pubblicitaria di ‘Fearless Hair Rescue Treatment’, la linea di prodotti e maschere per capelli dell'azienda americana Beauty & Pin-Ups. Il suo volto apparirà su tutte le confezioni del prodotto.
"Quando sentiamo le parole 'senza paura', pensiamo a Katie Meade", ha detto Kenny Kahn, l’amministratore delegato dell’azienda americana, che l’ha scelta come testimonial del suo brand. Negli scatti per il lancio della campagna Katie appare in jeans, scarpe nere e tacchi alti.
Ha una pettinatura vintage che ricorda la tipica pin-up americana anni ’30 e in alcune pose, quando indossa la maglietta con la scritta ‘Fearless’ ha il pugno alzato, chiaro rimando a ‘Rosie the Riveter’, la protagonista del poster ‘We can do it’ di J. Howard Miller del 1943, icona femminista e rappresenta le donne americane che lavoravano nelle fabbriche durante la Seconda Guerra Mondiale.