(AGI) - Londra, 4 lug. - Sir Antonio Pappano, il celebredirettore d'orchestra britannico naturalizzato italiano, a capodell'Orchestra di Santa Cecilia a Roma dal 2005 econtemporaneamente dal 2002 di quella della Royal Hopera Houseal Covent Garden di Londra, e' finito nel mirino delseverissimo, con lui, critico musicale del Daily Telegraph,Rupert Chistiansen. Quest'ultimo sostiene che Sir Antonioguadagnerebbe un po' troppo, cois' come, scrive, il direttoredella Royal Opera House, Kasper Holten, meno noto in Italia. Christiansen, da 16 anni critico del Telegraph, iniziaricordando: "Negli ultimi anni ho fatto piccole donazioni ognianno ad istituzioni (culturali) che mi hanno dato particolarepiacere. Da sempre in cima alla lista c'e' stata la Royal OperaHouse". Ora ha spiegato che dara' i suoi soldi ad altre realta'artistiche perche' cio' "che mi rende ostile e mi fa arrabbiaree' la somma pagata al direttore musicale Sir AntonioPappano....che ha guadagnato, secondo il bilancio 2013-2014104.000 sterline (145.000 euro) per l'incarico di direttoremusicale e 435.000 sterline (609.000 euro) per aver condottopersonalmente 26 rappresentazioni per un totale di 539.000sterline (755.00 euro)". Il critico del quotidiano conservatore spiega di "non voleraffatto che Pappano sia fatto fuori. Ha fatto uno splendidolavoro nel corso di 13 anni al Covent Garden conducendo un repertorio ampio ad altissimi standard qualitativi epromuovendo entusiasticamente la causa della Royal Opera edell'opera in generale". Il problema e', secondo Chistiansen, che "leresponsabilita' di Pappano come Direttore Musicale non sonocosi' incredibilmente pesanti: lui partecipa, svolge un ruolodi facciata, e ha uno 'ius primae noctis' (nel testo originalein francese 'droit de seigneur') su cio che dirige, ma Holten(il direttore) e il responsabile del casting Peter Katonasvolgono la parte maggiore del lavoro. La Vienna Staatsoper nonha neanche un direttore musicale. Il suo omologo alla EnglishNational Opera, Edward Gardner, ha fatto un ottimo lavoro comelui ma per quanto posso saperne per un quarto di quandoguadagna Pappano". Chistiansen, estremamente duro con Sir Antonio, sostieneche sarebbe meglio "aumentare i salari dei meno pagati allaRoyal Opera House, come il coro ed il copro di balletto equanti lavorano dietro il palco....viviamo in una era diasuterita in cui la Royal Opera House, una istituzionesemi-pubblica che riceve ogni anno 25 milioni di sterline deldenaro prelevato ai contribuenti e non ci puo' essere alcunagiustificazione per la prodigalita' in un tempo il cui ilPaese, cosi' come li''Opera in generale, sta combattendo pertenere a posti i conti". (AGI)