(AGI) - Roma, 12 feb. - La tutela della piu' alta qualita' e diun nome che la rappresenta da oltre un secolo, a volte,richiede dei sacrifici importanti: niente Riserva, e neancheBrunello di Montalcino Biondi Santi Tenuta Greppo dellavendemmia 2014. E' la difficile e coraggiosa decisione diJacopo Biondi Santi, alla guida della cantina dove,nell'Ottocento, e' nato uno dei vini piu' celebrati al mondo,grazie al genio di Clemente Santi. "E' una questione diserieta', che fa parte della nostra storia quando l'annataclimaticamente va male, noi il Brunello - spiega, in esclusiva,a WineNews, Jacopo Biondi Santi - non lo facciamo. E, quindi,tutte le uve che avevamo selezionato per produrre Brunello diMontalcino verranno usate per produrre il Rosso di Montalcino". Vendemmia 2014 che, come noto, e' stata tra le piu'complesse degli ultimi anni per quasi tutta Italia, eMontalcino non ha fatto eccezione, tra pioggia fin troppoabbondante, freddo, difficolta' nelle maturazioni e cosi' via. Una decisione, questa nel segno della continuita' dellaleggenda dei vini di Biondi Santi (il cui Brunello diMontalcino Riserva 1955 e' stato l'unico italiano tra i 12migliori vini del Novecento secondo l'importante rivista Usa"Wine Spectator", ndr), perche' quella di declassare ilBrunello a Rosso nelle annate peggiori e' una buona praticaagricola che fa parte della storia della Tenuta il Greppo edella famiglia, gia' replicata in passato, quando ritenutoopportuno. Grandissime aspettative, invece, per il Brunello diMontalcino Biondi Santi Tenuta il Greppo 2010 che esce sulmercato quest'anno, e per la Riserva che arrivera' il prossimo:"vini magnifici abbiamo fatto insieme a mio padre Franco",aggiunge Jacopo.(AGI)Bru