(VELINO) Roma, 2 Mag - Si chiama Pluvium ed e' il titolo della mostra di David Scognamiglio, che l'Istituto Italiano di Cultu-ra (IIC) di Santiago del Cile presentera' dal 9 maggio al 21 giugno. Si tratta di un'installazione di ac-qua e di luce che avvolge, attraverso l'uso puro di questi due elementi, le sale dell'IIC in una nuova dimensione sensoriale. In bilico tra il misticismo e il minimalismo, materico e metaforico, particolare e universale. L'esposizione curata dal critico d'arte Juan Jose' Santos, e' stata chiamata Pluvium in onore del gioco di luci e riflessi presenti all'interno delle gocce di pioggia. Queste, osservate da vi-cino, replicano la visione del mondo circostante come fossero una proiezione tridimensionale. Il la-voro di Scognamiglio e' definito con la creazione di spazi simbolici ed esperienziali attraverso la luce, sottraendo la connotazione generalmente legata al progresso e la tecnologia. Sottolineando invece il suo carattere elementare e mistico; pertanto le funzioni di luce come elemento compositivo che determina lo spazio e la percezione. Il progetto Pluvium si configura come un 'idea di trasformare lo spazio espositivo dell'Istituto Italiano di Cultura attraverso l'uso di acqua e luce. A questo scopo, e' stata creata un'installazione site-specific, che permette allo spettatore di immergersi in un habitat diverso e vivere un'esperienza tanto visiva quanto come sensoriale. vel
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