AGI - Un ultimo disco dei Beatles, in uscita entro fine 2023, viene realizzato grazie a strumenti tecnologici di intelligenza artificiale che hanno recuperato vecchie registrazioni della voce di John Lennon. Ad annunciarlo ai media britannici è sir Paul McCartney, storica componente della band fondata a Liverpool nel 1960 con il defunto John Lennon, Ringo Starr e George Harrison, prodotta da John Martin.
Nel mezzo di voci critiche e allarmistiche sui pericoli dell'intelligenza artificiale, l'annuncio di McCartney è di segno opposto. È stato grazie all'utilizzo di queste strumentazioni di ultima generazione che sono state ripulite delle demo di Lennon per riuscire a dare vita alle canzoni del Cd in uscita.
Per il momento i titoli dei brani non sono stati resi noti ma, secondo la Bbc, in quello che McCartney ha già presentato come "l'ultimo disco" in assoluto dei Beatles, ci dovrebbe essere 'Now And Then' di Lennon, datata 1978, già considerata una possibile "canzone di reunion" nel 1995, mentre stavano compilando la loro serie 'Anthology' che abbracciava la carriera.
Erano anni che Sir Paul voleva finire 'Now and Then' - canzone d'amore e di scuse - scritta da Lennon poco prima della morte nel 1980, durante il suo periodo di "pensionamento", quando non aveva un contratto discografico ed era impegnato a crescere suo figlio, Sean, consegnata dalla vedova Yoko Ono. Questo brano, insieme ad altri, sono stati in gran parte registrati su uno stereo mentre il musicista sedeva al pianoforte nel suo appartamento di New York.
Era già stato lavorato nel 1995, ma c'erano problemi tecnici con la registrazione originale, che presentava un "ronzio" persistente dai circuiti elettrici nell'appartamento di Lennon. Inoltre la canzone aveva un ritornello ma mancava quasi totalmente di strofe, ma almeno una bellissima veniva cantata da John Lennon, quindi serviva una rielaborazione significativa. Pertanto la band dovette abbandonare l'idea di inserirla nella raccolta del 1995.
Successivamente nel 2009 una nuova versione, senza il rumore di fondo, è stata incisa su un cd, ma i fan hanno ipotizzato che fosse stata rubata nell'appartamento di Lennon, insieme ad altri effetti personali, dopo la sua morte. Di recente la tecnologia ha offerto a McCartney l'inaspettata possibilita' di raggiungere il suo obiettivo: far uscire 'Now and Then'.
La svolta è arrivata con il documentario "Get Back" di Peter Jackson, in cui il montatore di dialoghi Emile de la Rey ha addestrato i computer a riconoscere le voci dei Beatles e a separarle dai rumori di fondo, e persino dai propri strumenti, per creare un audio pulito. Lo stesso processo ha permesso a Sir Paul di "duettare" con Lennon nel suo recente tour e di creare nuovi mix sonori surround dell'album "Revolver" dei Beatles lo scorso anno.
"Lui, Jackson, è stato in grado di districare la voce di John da un piccolo frammento di cassetta. Avevamo la voce di John e un pianoforte e poteva separarli con l'intelligenza artificiale", ha detto sir Paul a Radio 4 della Bbc. Da dietro le quinte ha raccontato l'intervento del montatore che "ha detto alla strumentazione: questa è la voce, questa è la chitarra. Togli la chitarra. Cosi' siamo stati in grado di prendere la sola voce di John e renderla pura attraverso questa intelligenza artificiale".
Tuttavia il musicista di fama mondiale ha ammesso di essere "preoccupato" per altre applicazioni dell'IA, in grado di creare ex novo nuove tracce in cui sembra effettivamente che a cantare sia proprio John Lennon. "È un po' spaventoso ma eccitante, perché è il futuro. Dovremo solo vedere dove ci porterà", ha concluso la star in occasione del lancio di un nuovo libro e di mostra fotografica alla National Portrait Gallery.
Intitolato "Eyes Of The Storm", il progetto presenta ritratti scattati da sir Paul con la sua macchina fotografica, tra dicembre 1963 e febbraio 1964, mentre i Beatles venivano catapultati verso la fama mondiale.