AGI - Il caso dei tagli devastanti alla forza lavoro di Twitter di venerdì scorso, a quattro giorni dalle elezioni americane di medio termine, ha letteralmente mandato in tilt gli schemi della campagna elettorale di democratici e repubblicani, alimentando le ansie degli uffici e degli staff elettorali che hanno contato sulle competenze degli uomini del social network per aiutarli a combattere le minacce violente e le bugie virali.
Il risultato è che i licenziamenti di massa hanno squassato le usuali squadre di tecnici informatici del social con l’uccellino dedite alla lotta alla disinformazione elettorale, ciò che ha contribuito ad aggiungere al normale contesto altri tweet fuorvianti nella comunicazione con giornalisti, funzionari pubblici e personale della campagna elettorale. Personale indispensabile che avrebbe dovuto essere allertato in questo fine settimana decisivo per le elezioni di midterm al fine di “monitorare segnali di disinformazione straniera, spam e altri contenuti problematici intorno al voto”.
Ma proprio a partire da venerdì mattina, l'accesso dei dipendenti di Twitter agli strumenti interni utilizzati per la moderazione dei contenuti ha continuato a essere piuttosto ridotto nei ranghi, limitando e frenando al tempo stesso la capacità del personale di rispondere alla disinformazione corrente.
Anche perché Twitter, come annota il Post, “è diventato una delle piattaforme americane più influenti per la diffusione di informazioni di voto e i giorni precedenti alle elezioni ci sono stati spesso momenti critici in cui i funzionari dell'azienda e della campagna hanno mantenuto un dialogo quasi costante sui potenziali rischi” che si sarebbero potuti manifestare o che ci sono realmente stati, perché il compito degli addetti è di monitorare proprio le minacce online, con il rischio che i tagli interrompessero le linee di comunicazione tra l'azienda e la polizia con lo scopo eventuale di identificare le persone che esercitano intimidazioni elettorali o violenze offline. Tant’è che proprio venerdì il presidente Biden ha criticato il ruolo precipuo di Twitter nella diffusione di informazioni false.
Ovviamente, nel frattempo il traffico è passato su piattaforme alternative, felici per la possibilità di una minore moderazione dei contenuti su Twitter. Tant’è che un utente con più di 72.000 follower sull'app di chat Telegram, sottolinea il Post, “ha celebrato i cambiamenti si stavano verificando ‘proprio prima delle elezioni Usa’ in modo che qualunque cosa accada martedì... molte più persone ne parleranno su Twitter". Vedere per credere, se ne riparlerà.