AGI - L’Antitrust britannica (la CMA) ha ordinato Meta (società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp), di vendere Giphy, la piattaforma di immagini animate, dopo che un tribunale ha confermato la sua opinione secondo cui l'acquisizione potrebbe danneggiare i suoi rivali e rimuovere un potenziale concorrente nel settore della pubblicità.
L’Antitrust ha ribadito che "l'unico modo per evitare un impatto significativo" dall'acquisizione di Giphy da parte del gigante dei social network sulla concorrenza è quello di "vendere totalmente" l'azienda. Meta ha dichiarato che accetterà l'ordine dell'Autorità per la concorrenza e i mercati di annullare l'accordo di acquisizione, che risale 2020 (per 315 milioni di dollari. Zuckerberg ha speso 1 miliardo di dollari per Instagram e 19 miliardi per WhatsApp).
"Siamo delusi dalla decisione della CMA, ma accettiamo la sentenza di oggi come l'ultima parola sulla questione - ha dichiarato un portavoce di Meta - lavoreremo a stretto contatto con la CMA sulla cessione di Giphy". L'Authority britannica per la concorrenza aveva anche multato Meta: lo scorso febbraio la multa era stata fissata in 1,5 milioni di sterline, ridotta rispetto alla richiesta in precedenza di 50 milioni di sterline.
La decisione arriva un anno dopo una prima decisione della CMA e dopo un ricorso di Meta davanti a un tribunale britannico, che si è pronunciato a favore del regolatore. È la prima volta che un’autorità antitrust costringe un gigante tecnologico statunitense a vendere una società già acquisita e ha segnalato una nuova determinazione a esaminare attentamente gli accordi digitali.
Le autorità di regolamentazione di tutto il mondo sono sempre più proattive nel tenere a freno le grandi aziende. I regolatori antitrust statunitensi, in particolare, all'inizio di ottobre, avevano intentato una causa contro l'acquisizione da parte di Meta del produttore di contenuti di realtà virtuale Within Unlimited, affermando che avrebbe "teso a creare un monopolio" nel mercato delle app di fitness dedicate alla realtà virtuale.