AGI - Dopo una serie di iPhone nel segno della continuità, la Mela trasforma il notch in isola dinamica. Più di un dispositivo: una bandiera. Mentre al polso punta sulle avventure estreme Plus, Pro, Max, Ultra: Apple non sa più che superlativo inventarsi per i suoi nuovi dispositivi. Questa volta, pero', dopo qualche anno in tono minore, l'evento di presentazione trasmesso da Cupertino ha sfoderato (per rimanere in tono) una novità super e un paio di extra niente male.
IPHONE PRO, IL NUOVO MANIFESTO DI CUPERTINO
Come spesso accade per l'evento Apple, si parte dalla coda. è prassi che la novità più attesa venga riservata agli ultimi minuti. L'edizione 2022 non ha fatto eccezione: ecco l'iPhone 14 Pro. Occhio: non è il Plus (che come vedremo è il fratello più grande della versione standard) ma un dispositivo tutto nuovo.
La prima novità è estetica (ma non solo): sparisce il notch. O, meglio, cambia. La tacca che ingloba fotocamera frontale e sensori si trasforma da ingombro fisico in area del display interattiva, malleabile, che cambia forma e si adatta alle funzionalità attive sullo schermo. Se con i superlativi Apple non brilla per immaginazione, il nome di questa nuova concezione del notch è invece azzeccato: dynamic island, cioè "isola dinamica". Già dal nome, la Mela trasforma un punto di parziale debole in una novità assoluta.
Quella tacca non è sempre stata ben digerita dagli utenti: era un'area a sé, che interrompeva la continuità dello schermo. Come un'isola, appunto. Che adesso diventa "dinamica". Quasi un ossimoro: l'isola si muove, cambia forma e funzionalità.
E diventa, all'istante, una sorta di manifesto di Apple: uno spazio fisico che agisce come fosse digitale è il trionfo dell'integrazione tra software e hardware (da sempre il punto forte della Mela). Un'integrazione talmente salda da essere percepita senza soluzione di continuità. Non è un caso se proprio questa ("seamless") è l'espressione più utilizzata dal ceo Tim Cook nei suoi interventi di apertura e chiusura dell'evento.
Negli ultimi anni, le novità di Cupertino introdotte sul dispositivo di vertice si sono poi estese all'intera gamma. E' quindi probabile che presto - entro uno o due anni - la Mela saluti definitivamente il notch o lo releghi alla linea SE (la più economica). Visto che questo top di gamma è in due versioni, c'è voluto un altro superlativo: quello da 6,1 pollici è Pro; quello da 6,7 pollici è Pro Max. Costi: anche quelli sono Pro (da 1339 euro) e Max (da 1489 euro, ma fino a 2139 per quello con la memoria da un terabyte).
L'entusiasmo generato dell'isola dinamica ha in parte oscurato le caratteristiche che l'iPhone Pro porta sotto la scocca. Chip A16 Bionic, un set di fotocamere nel quale spiccano una posteriore da 48 MP e un obiettivo ultra-grandangolare da 12 MP e un display che promette di essere "il più brillante di sempre".
L'IPHONE 14: NUOVO, GIà UN PO' VINTAGE
L'iPhone 14 (da 6,1 pollici) e l'iPhone 14 Plus (da 6,7 pollici) sono invecchiati nel giro dei minuti passati tra la loro presentazione e quella del Pro. L'evoluzione non manca. Apple promette - grazie al chip A15 - un aumento della velocità del 18% rispetto al predecessore. C'è l'addio alla Sim fisica, per ora solo sul mercato Usa: ci sarà solo quella virtuale.
Ci sono anche alcune nuove funzionalità interessanti, tra le quali un sistema di Sos satellitare che permette di lanciare un allarme e condividere la posizione anche in assenza di segnale. Esteticamente, pero', iPhone 14 e 14 Plus sono parsi attempati rispetto al Pro perchè identici al 13 per design e dimensioni. Anche il prezzo è sulla stessa linea: da 1029 a 1419 euro l'iPhone 14; da 1.179 a 1.569 euro il Plus.
Guai pero' a sottovalutare la tenuta dell'iPhone, che anche in questo periodo tribolato per il mercato degli smartphone ha confermato tutta la sua solidità.
L'OROLOGIO DIVENTA "ULTRA"
Per Apple Watch la formula è consolidata: ritocchi di design ormai minimi, accompagnati da nuove funzionalità. L'ottava generazione dello smartwatch conferma questa direzione, così come l'allargamento dalle funzioni legate al benessere a quelle che riguardano la salute e la sicurezza.
L'Apple Watch ha ormai decine di funzionalità utili per fare sport e fitness. Ma non basta: dopo l'integrazione dell'elettrocardiografo e la possibilità di lanciare un Sos in caso di attività anomale, continuano ad arrivare nuovi sensori per monitorare il proprio corpo.
Questa volta è il turno di un misuratore della temperatura. Si apre così la via a nuove funzionalità: in apertura di evento, Apple ha puntato sul tracciamento del ciclo mestruale. Lo smartwatch non si limita a contare i giorni ma arriva a prevedere possibili irregolarità e indica i giorni di ovulazione.
Quanto al ramo "sicurezza", invece, il dispositivo integra Crash Detection. La funzione (disponibile anche sui nuovi iPhone) è in grado di comprendere se l'utente è stato coinvolto in un incidente stradale. Il merito è dei dati raccolti dai sensori "da polso" - tra i quali Gps, accelerometro e barometro - e di un algoritmo sviluppato sulla base di migliaia di crash test. Se l'Apple Watch 8 rileva un incidente, invia una notifica all'utente. E se non riceve risposta, inoltra l'allarme a una serie di contatti selezionati.
Anche l'Apple Watch, pero', ha deciso di essere (letteralmente) superlativo. Oltre alla versione standard è arrivata quella Ultra. Se il Watch 8 è pensato per un uso quotidiano, il Watch 8 Ultra punta allo straordinario: avventure in luoghi remoti, maratone, viaggi e immersione (fino a 40 metri e con rilievo della temperatura dell'acqua).
Massiccia cassa in titanio, capacità di reggere temperature estreme, tre cinturini con un design concepito per ambienti specifici, funzioni evolute di navigazione e per lanciare allarmi, un display più brillante e con modalità notturna, una batteria di durata doppia rispetto al Watch 8 base (36 ore, con possibilità di arrivare a 60 in modalità "risparmio").
Ultra nelle prestazioni e anche nel prezzo: parte da 1099 euro, il doppio del Watch 8 (disponibile da 509 euro) e oltre il triplo della versione SE (309 euro). Un azzardo? Forse. Ma va tenuto conto che l'Ultra si rivolge a un uso non urbano, a una nicchia già disposta a spendere per super-smartwatch che - dollaro più, dollaro meno - sono in quella fascia di prezzo.
AIRPODS PRO: SECONDA GENERAZIONE
è arrivata anche la seconda generazione di AirPods Pro. Nuovo chip H2, audio spaziale personalizzato (che si adatta in base alla forma e alle dimensioni delle orecchie), sistema di cancellazione del rumore migliorato e durata della batteria fino a sei ore, cioè un terzo in più rispetto alla generazione precedente. La carrellata di iPhone e Watch ha fatto un po' ombra agli AirPods. Non bisogna pero' dimenticare che si tratta pur sempre di auricolari. Evoluti e cari (299 euro), ma pur sempre accessori. Già il fatto che vengano presentati accanto ai dispositivi di punta la dice lunga sulla loro forza