AGI - Huawei non ha nessuna intenzione di lasciare il mercato europeo. Alcuni giorni fa le parole di Ren Zhengfei, ceo del colosso cinese, sulla necessità dell’azienda di ‘sopravvivere’ a tempi difficili e sulla possibilità di abbandonare alcune piazze aveva lasciato pensare che l’Europa fosse uno di quei teatri da cui ritirarsi, soprattutto per l’improvvisa ostilità di alcuni governi nei confronti delle infrastrutture 5G made in China e per il bando all’uso dei servizi di Google sui suoi smartphone.
Eppure Huawei resterà in Europa, come ha assicurato all’AGI William Tian, presidente di Huawei CBG per l’Europa occidentale, e anzi rilancia, diversificando la platea di prodotti e puntando sui pc portatili e sugli indossabili pensati per lo sport e la salute.
Le attrezzature Huawei per le reti 5G erano utilizzate massicciamente dai provider europei che, dopo i dubbi sollevati dalle intelligence occidentali sulla sicurezza delle reti, sono stati convinti ad abbandonarle in favore di prodotti europei come Ericsson e Nokia.
Un colpo letale per Huawei la cui posizione era stata già pesantemente compromessa dalla marginalizzazione nel settore degli smartphone. “Non abbandoniamo il mercato europeo” assicura Tian, “per via della situazione economica le vendite di smartphone sono crollate e i costi sono aumentati, ma è una sfida per tutto il mercato. Abbiamo dovuto diversificare, ma siamo convinti che in Europa ci sia spazio per i nostri smartphone e vogliamo continuare a lavorare con i partner europei”.
Per questo all’Ifa di Berlino è stata presentata la nuova serie di smartphone di fascia media, con Nova 10 e Nova 10 Pro , con la convinzione che a medio termine l’ecosistema formato dal sistema operativo Harmony insieme agli Huawei Mobile Services (Hms) e all’AppGallery saranno accolti dal mercato come terzo player insieme a iOS e Android da una parte e App Store e Play Store dall’altra.
Diversa la partita giocata nel campo dello smart office, con il lancio del nuovo portatile della serie X (un computer che monta Windows e costa circa 2.200 euro), e della salute, con il nuovo smartwatch della serie D, certificato per il monitoraggio della pressione arteriosa, l’ECG e la saturazione. “La nostra visione di lungo termine” insiste Tian, “è focalizzata sull’Intelligenza artificiale, lo smart office, la smart home, la salute e l’intrattenimento”. Tutti settori però molto ben presidiati dai competitor che possono contare sul sostegno incondizionato di un partner importante come Google con il suo derivato Android.