AGI - È una strana storia d'amore, quella tra il patron di Tesla Elon Musk e Twitter. Il mega miliardario - uno degli uomini più ricchi del Pianeta - non ha fatto mistero di preferirlo agli altri social network da quando nel 2009 ha cominciato ad essere un suo assiduo frequentatore: ora conta più di 80 milioni di 'follower', e i suoi 'tweet' sono non solo seguitissimi ma spesso anche volutamente provocatori. Attualmente, a livello globale, il suo account è l'11esimo più seguito (tra Ellen DeGeneres e Narendra Modi, il primo ministro dell'India).
Eppure Musk ha criticato a più riprese Twitter e, invece di abbandonare la piattaforma e di cancellare l'account, è diventato il suo più grande azionista innescando tra l'altro un balzo del 26% del titolo nel pre-trading di Wall Street.
Oggi, attraverso il deposito normativo della società, è stato reso noto che il manager ha acquisito il 9,2% del capitale con 73,5 milioni di azioni.
Un colpo sostanzioso, calcolando che la sua partecipazione avrebbe un valore di 2,9 miliardi di dollari sulla base della chiusura delle azioni di venerdì scorso. Gli analisti si interrogano ora su cosa significa questo ennesimo colpo di scena di Musk, soprattutto alla luce del fatto che lui stesso aveva dichiarato di aver un "pensiero serio" sull'ipotesi di dar vita ad una piattaforma tutta sua. Ha cambiato idea? Vuole invece acquisire Twitter e diventarne il numero uno?
Musk twitta spesso, e lo fa spessissimo: non è raro che condivida più di 30 tweet in un solo giorno. E le sue conversazioni su Twitter coprono una vasta gamma di argomenti, da conversazioni serie sugli aspetti tecnici dei suoi prodotti a meme spensierati. Ed è sicuramente un aspetto insolito per una persona nella sua posizione.
Alcuni dei suoi tweet hanno avuto un grande impatto: i tweet di Elon fanno costantemente notizia e fanno arrabbiare i pezzi grossi del mondo degli affari e della politica. E hanno spostato l'ago su tutto, dal prezzo delle azioni di Tesla ai mercati delle criptovalute.
La 'gaffe' più grossa risale all'estate del 2018, quando il manager aveva 'cinguettato' sostenendo di avere i finanziamenti adeguati per rimuovere Tesla dalla Borsa di New York, senza però fornire prove. Poi, dopo un altro tweet provocatore, nel 2019 Musk aveva accettato di far pre-approvare dalla SEC i suoi tweet direttamente legati al business del produttore di veicoli elettrici. Ma circa un mese fa, ha chiesto a un giudice di New York di annullare l'accordo con il regolatore, sostenendo attraverso il suo avvocato che la SEC sta cercando di "molestare Tesla e mettere a tacere il signor Musk".
Quindi, Musk ha domandato ai suoi follower se a loro giudizio Twitter aderisse ai principi della libertà di parola. Dopo che più del 70% ha detto di no, ha chiesto se fosse necessaria una nuova piattaforma rivelando che stava pensando seriamente di dare vita ad una sua propria piattaforma.
L'annuncio di oggi rappresenta inoltre un altro importante test per il nuovo CEO di Twitter Parag Agrawal, che ha sostituito Jack Dorsey dopo le sue dimissioni inaspettate a novembre scorso. L'azienda ha fissato obiettivi ambiziosi di crescita, tra cui l'aumento del fatturato annuo a 7,5 miliardi di dollari per arrivare a 315 milioni di utenti giornalieri entro la fine del 2023.
Anche a novembre, dopo l'annuncio che Agrawal stava prendendo il posto di Dorsey come CEO di Twitter, Musk si era fatto notare su Twitter postando un meme criptico sul nuovo management: ha raffigurato Agrawal come il dittatore sovietico Joseph Stalin e Dorsey come il capo della polizia segreta sovietica Nikolai Yezhov che viene spinto in acqua.