Non esiste al mondo una software house gelosa delle sue creature come Nintendo. Dagli anni della rivalità con Sega e il suo Sonic fino ai giorni nostri, passando per le difficoltà affrontate con console poco fortunate come Gamecube e Wii U, la software house giapponese ha sempre rifiutato di cedere le sue icone alle piattaforme e alle console dei concorrenti.
Questo almeno fino al 2016. In quell'anno, complice la sempre più ampia diffusione degli smartphone (che hanno eroso il successo del portatile 3Ds), Nintendo ha deciso di “permettere” ai suoi personaggi di andare a conquistare altri lidi. Una prima assoluta, se si eccettua la dimenticabile e disastrosa parentesi del Philips CD-i.
Un cambio di strategia molto prudente e cauto, che però ha dimostrato di poter portare i suoi frutti alla società. Secondo i dati diffusi in questi giorni dagli osservatori di Sensor Tower, in meno di quattro anni dall'arrivo su iPhone e Android Nintendo ha incassato un miliardo di dollari dai suoi giochi su smartphone.
Una cifra di tutto rispetto certo, ma che costituisce comunque una frazione degli incassi del colosso giapponese, capace di un fatturato di circa dieci miliardi di dollari nel solo 2019 grazie al successo della console Switch.
Andando a guardare nel dettaglio i dati di Sensor Tower si scoprono però non poche sorprese. La più evidente è la distribuzione delle entrate: i giochi con Super Mario protagonista non sono quelli che portano più entrate a Nintendo, anzi. A farla da padrone è infatti lo strategico Fire Emblem Heros, ultimo episodio di una storica saga molto amata dai fan ma dall'appeal e notorietà di certo inferiore rispetto all'idraulico italiano. Eppure i guerrieri di Fire Emblem sono stati capaci da soli di incassare oltre 650 milioni di dollari, due terzi della “torta”, nonostante pesino appena il 4 per cento dei download totali.
Gli altri due giochi sul podio sono il simulatore di fattoria Animal Crossing Pocket camp (131 milioni) e Dragalia Lost (123 milioni). Ultimi in classifica i tre giochi di Super Mario pubblicati su smartphone: Mario Kart Tour con 86 milioni (ma essendo uscito a settembre del 2019 è probabile che questa cifra crescerà in maniera importante nel corso dei mesi), Super Mario Run con 76 milioni e Dottor Mario che non raggiunge neanche i 5 milioni di dollari.
A fare la differenza tra i vari giochi è anche il metodo di monetizzazione scelto da Nintendo che, sembra evidente, ha voluto sperimentare diverse formule per capire quale potesse avere il successo monetario maggiore. Super Mario Run, il primo gioco per smartphone di Nintendo lanciato nell'agosto del 2016, prevedeva infatti dei livelli gratis e poi un pagamento unico per usare gli altri. Mario Kart prevede invece un abbonamento periodico per essere giocato nella sua interezza. Fire Emblem presenta invece le classiche dinamiche “gacha”, con oggetti opzionali e delle monete virtuali acquistabili nel gioco solo usando la carta di credito.