Articolo aggiornato il 25 gennaio 2018 alle ore 11,40.
Amazon ha lanciato il suo primo “corriere” autonomo, Scout: è una sorta di bauletto a sei ruote che consegna i pacchi ai clienti. Potranno utilizzarlo, per ora, solo i clienti di Snohomish County, nello Stato di Washington.
Come funziona Scout
La procedura di acquisto non cambia. Gli utenti comprano i prodotti su Amazon e scelgono l'indirizzo dove riceverli. Identici sono anche tempi di consegna e condizioni economiche. Solo che anziché il solito corriere, alla porta potrebbe presentarsi Scout. Il robottino, spiega Amazon, ha le dimensioni di un “frigo portatile” ed è mosso da energia elettrica. Raggiungerà la meta in autonomia, camminando a passo d'uomo sui marciapiedi. All'inizi però – si tratta sempre di un test – verrà accompagnato da un addetto in carne e ossa. Il sistema di navigazione è progettato per garantire “la sicurezza” e per evitare “ostacoli, animali domestici e pedoni”. Al momento saranno attivi sei Scout, dal lunedì al venerdì e solo durante le ore diurne.
A cosa servono i robot
Il sistema è quindi molto simile ad altri già in fase di sperimentazione nelle strade di tutto il mondo, ma è stato sviluppato internamente da Amazon. Non è un dettagli, però, che questa volta a governare le consegne non sia una piccola startup ma la più grande piattaforma di e-commerce dell'Occidente. Il gruppo punta ormai da tempo sull'automazione, anche se ha preferito farlo all'interno dei magazzini piuttosto che in strada.
Il gruppo guidato da Jeff Bezos sta anche lavorando alle consegne via droni, per abbattere i tempi di consegna. Per farci cosa? I veicoli autonomi non sono pensati (almeno per ora) per sostituire interamente le consegne classiche: sarebbero utili per quelle brevi (ad esempio per portare la spesa dal supermercato a casa), oppure per il cosiddetto “ultimo miglio”. In un sistema logistico sempre più capillare e con servizi di consegna che che battagliano per conquistare i clienti, è importante limare ogni minuto e ogni centesimo possibile.
Una delle opzioni per farlo è, appunto, l'uso di droni o robot come Scout, che viaggiano a bordo dei tradizionali furgoni per poi completare in autonomia le ultime centinaia di metri. Il corriere risparmierebbe tempo, carburante e costi di manutenzione (legati ad esempio all'usura dei mezzi). E concluderebbe più consegne nello stesso lasso di tempo.