Nel primo trimestre 2018, le vendite di Huawei in Europa sono cresciute del 38,6% rispetto allo stesso periodo del 2017. Quelle di Samsung e Apple, invece, sono calate rispettivamente del 15,4 e del 5,1%. Lo afferma un rapporto di Canalys, che così certifica un nuovo equilibrio sul mercato degli smartphone: Huawei resta terzo produttore, ma i due leader non sono più così lontani.
Guardando alle quote di mercato europeo, in vetta c'è Samsung, con 15,2 milioni di dispositivi venduti, pari a circa un terzo dell'intera torta. Alle sue spalle, con 10,2 milioni di smartphone e una quota del 22,2% c'è Apple. La Mela però vede assottigliarsi non poco il vantaggio nei confronti di Huawei, che con 7,4 milioni di unità ha ormai il 16,1% del mercato. Poco più di 6 punti percentuali di differenza. Non poco. Ma occorre comunque ricordare che Huawei ha esordito in Europa solo tre anni fa.
Che il settore sia in trasformazione è confermato dal fatto che il produttore cinese cresca nonostante in un mercato che, nel suo complesso, si restringa: le vendite di smartphone in Europa nel primo trimestre 2018 sono calate del 6,3% rispetto allo scorso anno. Samsung e soprattutto Apple dovrebbero iniziare a guardarsi le spalle anche per un'altra ragione: i dati, da gennaio a marzo, includono i principali smartphone della Mela (iPhone X e iPhone 8) e di Samsung (il Galaxy S9, lanciato a febbraio). Ma non il top di gamma Huawei: P20 e P20 Pro sono stati battezzati a Parigi solo alla fine di marzo. Tradotto: la rimonta del produttore cinese potrebbe continuare anche nel trimestre in corso, grazie a un modello che guarda soprattutto a occidente.
Negli specchietti retrovisori inizia a notarsi anche Xiaomi. Il gruppo è praticamente un esordiente in Europa, ma ha già venduto 2,4 milioni di smartphone, pari a una quota del 5,3%. Sembra poi funzionare il nuovo corso di Nokia: è il quinto produttore, con 1,6 milioni di unità e il 3,5% del mercato. In Europa, quindi, i gruppi cinesi stanno trovando ottima accoglienza. Mentre negli Stati Uniti la situazione resta più favorevole a Samsung ed Apple: anche gli utenti americani possono ordinare online Huawei e Xiaomi, che però (a causa dei dubbi sui legami tra le compagnie e il governo di Pechino) non godono di accordi commerciali con gli operatori telefonici.