A New York una nuova tassa potrebbe riaccendere i dissapori tra Uber e i tassisti. Nel nuovo bilancio dello Stato della costa orientale, approvato venerdì scorso, è previsto un balzello mirato a ridurre il traffico e finanziare le migliorie nella rete metropolitana della città.
Da dieci chilometri orari a poco meno di sette chilometri orari: questa è la velocità media dei mezzi su strada nella Grande Mela, secondo Engadget. Così, per affrontare il problema del traffico, lo Stato americano ha deciso di presentare il conto alle società dei trasporti su gomma, che contribuiranno a finanziare le migliorie alla rete sotterranea.
Ma su 103mila veicoli a noleggio in città, i taxi sono 13.600, a fronte delle 63mila auto affiliate solamente a Uber, riporta Newsweek. Le stringenti regolamentazioni per i taxi, e l’impossibilità di ottenere nuove licenze, li hanno resi meno competitivi rispetto alle società che offrono passaggi in auto. “Danneggerà il nostro lavoro. La gente non vuole pagare di più, questo è quello che succederà - ha detto alla rete NY1 un tassista - ci sono centotrentamila Uber e sono loro che hanno creato la congestione, liberatevi di loro”.
L’aumento colpirà sia le corse effettuate con le app Uber e Lyft, per le quali ogni viaggio costerà 2,75 dollari in più (2,23 euro), sia quelle in taxi, con un aumento di 2,50 dollari (2,03 euro). Per le corse collettive invece ogni viaggiatore pagherà 0,75 centesimi in più.