A fine febbraio uno smartphone ha guidato una Porsche. Era un Mate 10 della Huawei, il primo con intelligenza artificiale e così come era (ed è) capace di distinguere se si sta fotografando un gatto o un piatto di spaghetti, è riuscito in 5 giorni a imparare a riconoscere un ostacolo stradale.
Ora l'asticella si è spostata ancora oltre. Presentando a Parigi il nuovo smartphone P20, Huawei ha messo l'intelligenza artificiale del processore a disposizione di una comunità di sviluppatori che potranno mettere a punto applicazioni in grado di sfruttarla al massimo. Tutto in sinergia con la tecnologia su cloud.
"Non potremo mai fare a meno del cloud" ammette James Zou, country manager consumer di Huawei Italia, "ma ci sono momenti e funzionalità che non possono fare affidamento solo su tempi di risposta che dipendono da ampiezza di banda e copertura del segnale. Per fare un esempio: se la macchina su cui sto viaggiando ha bisogno di riconoscere un ostacolo sulla strada, non puo' aspettare che la risposta arrivi da un server remoto".
Per questo con il P20 Huawei ha deciso di portare la capacità di calcolo direttamente all'interno del telefono e di metterla al servizio dell'intelligenza artificiale, di modo che sia sempre disponibile. Presentato come uno smartphone che vuole creare un nuovo rinascimento della fotografia - e in effetti le tre fotocamere offrono una definizione e una stabilità dell'immagine che non hanno confronto anche secondo gli indici Dxomark - il P20 Pro si offre di diventare un hub per quell'ecosistema di oggetti (elettrodomestici, sensori di sicurezza, telecamere e presto o tardi anche le auto senza conducente) che va sotto il nome di Internet delle cose (Iot) aperto a tutti i produttori.
Intanto si presenta al consumatore italiano a un prezzo di 899 con un sensore bianco e nero da 20 mega e uno a colori da 40; uno zoom ottico 3X e uno ibrido 5X. Perché, nell'attesa che l'intelligenza artificiale renda più facili le cose difficili e veloci quelle noiose, si possano cogliere al meglio i dettagli di cio' che ci circonda, anche quello (grazie a un sensore di luminosità straordinariamente potente) che quasi non vediamo.
"Cerchiamo ispirazione dagli artisti per continuare a sviluppare il nostro approccio al design e all’innovazione", ha detto Richard Yu, ceo Huawei Consumer Business Group. “La serie Huawei P20 è realizzata sull’eredità della nostra collaborazione con Leica. Con la rivoluzionaria tripla fotocamera montata sul P20 Pro, una evoluta doppia fotocamera sul P20, e una potente intelligenza artificiale in entrambi modelli, i più brillanti consumatori di oggi possono cattivare e condividere lo splendore del mondo intorno ad essi.”
Le caratteristiche principali:
- Processore Kirin 970 dotato di NPU dedicata con EMUI 8.1 basato su piattaforma Android 8.1
- Obiettivo Leica da f/1.8, f/1.6 e f/2.4 VARIO-SUMMILUX con uno zoom ottico 3x fino a 5x grazie all’ Hybrid Zoom.
- Sensore d’immagini fino a un ISO 102400.
- Stabilizzazione a sei assi e un super-slow motion a 960fps, 4x superiore degli standard 240fps
- Modalità Ultra Snapshot per scattare in meno di 0.3 secondi semplicemente con un doppio clic sul bottone del volume anche da uno schermo spento.
- NPU (Neural Network Processing Unit) per identificare automaticamente più di 500 diversi scenari in 19 categorie e selezionare modalità di fotografia e le impostazioni della camera.
- Messa a fuoco predittiva in 4D per prevedere il movimento degli oggetti e di metterli a fuoco
- Composizione assistita tramite AI che fornisce all'utente suggerimenti intelligenti per l'inquadratura di gruppi e paesaggi.
- Fotocamera frontale da 24 MP e illuminazione 3D per i ritratti.
Uno smartphone da 2.000 euro
A Parigi è stato presentato anche il Porsche Mate RS, che combina l'estetica del marchio Porsche e l'ingegneristica di Huawei. Monta una tripla fotocamera Leica con il più alto numero di pixel su uno smartphone disponibile sul mercato - la configurazione della fotocamera è composto da un sensore 40MP RGB, un sensore monocromatico 20MP, e un sensore 8MP con teleobiettivo - ed è equipaggiato con micro capsule PCM – una tecnologia di raffreddamento aerospaziale per mantenere una temperatura adeguata.
Il sensore d’impronte digitali che consente agli utilizzatori di attivare immediatamente il device semplicemente muovendo il dito sopra il display. Il sensore posteriore di impronte digitali può anche essere utilizzato per sbloccare o accedere a un ulteriore spazio sicuro. Il Porsche Mate RS con schermo curvo da 6-pollici è disponibile in Black e per la prima volta in rosso, a un prezzo che va dai 1.625 ai 2.025 euro.