L’età d’oro delle auto a guida autonoma in Arizona potrebbe essere finita, dopo che le autorità hanno ordinato a Uber di sospendere i suoi test nello Stato americano. La società con sede a San Francisco, California, è considerata responsabile della morte di Elaine Herzberg, 47 anni, investita da uno di questi veicoli la settimana scorsa nella città di Tempe.
“L’incidente che si è verificato il 18 marzo è un indiscutibile fallimento nel rispetto delle aspettative, ha scritto il Governatore in una lettera inviata al direttore esecutivo di Uber, Dara Khosrowshahi. “L’Arizona deve intervenire immediatamente”, secondo quanto riportato dai media locali.
A bordo di ciascuno di questi veicoli era presente un pilota di controllo, che nel caso di Tempe non è stato comunque in grado di evitare l’incidente. Le autorità stanno indagando per determinare eventuali responsabilità del pilota che supervisionava la Volvo XC90 al momento dell’impatto. Secondo le forze dell’ordine locali l’automobile non avrebbe rallentato prima dell’incidente, indicando una completa mancanza dei sensori di rilevare la passante.
Uber aveva già deciso di sospendere tutti i test in Arizona, San Francisco, Pittsburgh e Toronto, subito dopo l’incidente. "Abbiamo sospeso proattivamente le operazione di test dei veicoli a guida autonoma in tutte le città immediatamente dopo il tragico incidente della scorsa settimana. Continuiamo ad aiutare gli investigatori in ogni modo possibile, e terremo aperto un dialogo con l'ufficio del governatore per risolvere eventuali dubbi", ha dichiarato Matt Kallman, un portavoce di Uber.
L’intervento del Governatore Doug Doucey costituisce un tentativo di cambiare tendenza, rispetto a una strategia di deregolamentazione attuata negli ultimi anni proprio per consentire alle società tecnologiche di condurre i propri esperimenti in Arizona. Nel 2015 il neo-eletto governatore dello Stato del sud-ovest, Doug Ducey, aveva iniziato una battaglia per garantire alle società californiane un trattamento di favore.
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