Sulle strade di Tempe le auto senza conducente sarebbero dovute essere il futuro. Nel 2015 il governo dell’Arizona aveva attirato le aziende del settore, varando leggi particolarmente favorevoli e facendo concorrenza alla vicina California, culla americana dell’innovazione tecnologica. Ma la sera del 17 marzo il sogno si è infranto, quando uno di questi veicoli, in fase di test, ha investito mortalmente Elaine Herzberg, 47 anni, e la sua bicicletta.
Sarebbero dovute essere più sicure dei normali veicoli, perché non c’è un autista da distrarre. Eppure le automobili a guida autonoma, accolte dall’Arizona come volano di progresso, sono ferme. Almeno quelle di Uber, società che deve fare i conti con la morte di una passante non individuata né dal veicolo, né dal pilota di riserva, che non ha impedito l’incidente.
Nel 2015 il neo-eletto governatore dello Stato del sud-ovest, Doug Ducey, aveva combattuto perché venisse garantito alle società tecnologiche un trattamento di favore. L’autorità intendeva vietare l’esercizio ai servizi di condivisione dei passaggi, ritenuti concorrenti irregolari ai regolari servizi di taxi. Ma in Doucey avevano trovato invece uno strenuo sostenitore, ansioso anche di mostrare il lato più innovativo dell’Arizona in vista del Super Bowl.
“Era esattamente l’opposto del messaggio che avremmo dovuto mandare”, ha detto Doucey, come riportato dal New York Times. “Avevamo bisogno che il messaggio per Uber, Lyft e altri imprenditori della Silicon Valley fosse che l’Arizona è aperta alle nuove idee”.
Questo è stato l’inizio di un processo di progressiva espansione dei test alle auto a guida autonoma, che non ha incontrato limiti da parte delle autorità dello Stato, a differenza della California, che invece è stata meno veloce a rispondere di quanto volessero le aziende. Proprio in Aprile a Sacramento sarebbe dovuta passare una legge per consentire i test sui veicoli a guida autonoma. Ma alla luce della recente tragedia, la California potrebbe perdere anche questa corsa. Un altro documento, che deve essere votato dal Senato, potrebbe derogare alcuni requisiti di sicurezza per facilitare la produzione di automobili a guida autonoma a livello federale. Ma ogni decisione, alla luce dell’incidente di Tempe, potrebbe essere ora rivista in chiave conservatrice.