La rete wi-fi disponibile sugli aerei finora ha lasciato spesso a desiderare, almeno nel vecchio continente. Ma è tutto destinato a cambiare dal prossimo giugno, quando l'operatore satellitare britannico Inmarsat lancerà l'Europan Aviation Network (Ean), un servizio studiato appositamente per il settore aereo che garantirà ai passeggeri una velocità di connessione pari alla banda larga domestica su linea fissa. A pagamento, s'intende. Secondo un rapporto della London School of Economics, la banda larga in volo frutterà ricavi per 130 miliardi di dollari entro il 2035. Oltre a far pagare un sovrapprezzo ai clienti per potersi collegare a bordo, infatti, il servizio consentirà anche di vendere spazi pubblicitari o, addirittura, costruire sinergie con operatori di ecommerce, spiega il Financial Times.
L'obiettivo è colmare il gap con gli Stati Uniti, dove, su tratte di lungo raggio, nel 2017 l'80% dei passeggeri ha volato su un velivolo che offriva un servizio di banda larga basato sulla tecnologia satellitare. I cieli d'Europa sono ancora, invece, territorio vergine. E, per questo, dobbiamo aspettarci una concorrenza accesissima. Talmente accesa che Viasat, l'azienda che fornisce servizi wi-fi ad American Airlines e United Airlines, ha appena minacciato di denunciare Inmarsat alle autorità europee, sostenendo che la concorrente britannica si sia avvalsa in maniera illegale di una licenza ottenuta per fornire servizi a terra, e non in volo. L'ad di Inmarsat, Rupert Pearce, ha replicato che Viasat è semplicemente troppo arrabbiata per non essere riuscita ad arrivare prima. "Dovremmo festeggiare un mondo dove il potere dei satelliti e la forza bruta delle reti terrestri si uniscono", ha dichiarato il manager. E la rete terrestre per la quale Inmarsat ha ottenuto la licenza incriminata non era che la precondizione per poter fornire la banda larga in volo. "Se tutti si collegassero contemporaneamente, utilizzare un satellite a 36.000 miglia di distanza diventerebbe difficile", spiega Frederik van Essen, responsabile del settore aviazione di Inmarsat, "per questo abbiamo bisogno di una rete terrestre".
Il progetto vede la collaborazione di due colossi del settore come Deutsche Telekom, che costruirà una rete di trecento 'base station', ovvero ricetrasmettitori, in 30 Paesi europei, e Nokia, che creerà ripetitori speciali in grado di fornire un segnale stabile a un aereo che viaggia a 1.200 chilometri all'ora a un'altezza di 10 chilometri. Le nuove antenne che dovranno essere installate sugli aeroplani verranno invece costruite da Cobham e Thales. La prima dimostrazione è avvenuta la settimana scorsa a Barcellona. Alcuni dirigenti di Deutsche Telekom hanno utilizzato un prototipo della rete per una chiamata video al calciatore tedesco Manuel Neuer, che in quel momento si trovava in aereo. Le prime compagnie aeree a utilizzare l'Ean saranno British Airways e Iberia, la cui casa madre, Iag, ha già firmato il contratto.