Facebook si lancia nel mondo del lavoro. Che cosa significa? Che la funzione del social network che permette agli utenti di candidarsi alle offerte di lavoro direttamente tramite app e sito, attualmente attivo soltanto negli Stati Uniti e in Canada, arriverà presto in altri 40 paesi. L’annuncio è arrivato da Alex Himel, vicepresidente del ramo Locale di Facebook.
Tra i paesi coinvolti dalla novità ci sarà anche l’Italia. La conferma arriva da un portavoce della società che ha spiegato ad Agi che “il prodotto sarà disponibile in Italia nelle prossime settimane”.
A far fede allora è quanto comunicato dalla società di Mark Zuckerberg: “Le attività locali rafforzano la nostra comunità e creano più del 60% dei nuovi posti di lavoro – si legge nella nota –; il nostro obiettivo è quello di aiutare le persone a trovare questi annunci e le aziende ad assumere i candidati giusti”.
Un’agenzia per il lavoro virtuale
Funzionerà così. Il candidato potrà trovare le offerte di lavoro cliccando sul campo “lavoro” all’interno della sezione “esplora” dell’app per smartphone e table, cercando la simile icona nel Marketplace oppure direttamente dalla pagina dell’azienda che ha posizioni aperte. Una volta scelta l’offerta per la quale ci si vuole proporre, la candidatura verrà costruita in modo semiautomatico. Facebook recupererà cioè le informazioni come le esperienze lavorative direttamente dal profilo dell’utente, che avrà comunque la possibilità di modificarle. Una volta completato questa sorta di curriculum vitae, tra candidato e datore di lavoro si aprirà una conversazione Messenger tramite la quale entrare in comunicazione e fissare eventualmente un colloquio.
Chi ci guadagna?
L’ingresso di Facebook nel mondo delle offerte di lavoro non sarà comunque una sfida aperta a LinkedIn, il social network esclusivamente dedicato ai professionisti. Se LinkedIn si rivolge soprattutto a candidati di alto profilo, specializzati e spesso impegnati nel settore terziario – cioè quello dei servizi -, Facebook strizza invece l’occhio alle professioni meno qualificate, come commessi, cassieri e impiegati in parchi divertimenti.
“Una persona su quattro, negli Stati Uniti, ha cercato o trovato lavoro grazie a noi - ha spiegato Alex Himel -, ma il 40% delle piccole aziende ha riscontrato più difficoltà del previsto nel trovare nuova forza lavoro, perciò pensiamo di poter avere un ruolo nel ridurre questo gap”. Ma le ragioni che hanno spinto il social a entrare in questo settore sono anche economiche: gli annunci di lavoro saranno sotto forma di normali post, e per renderli più visibili, ed essere visti dai candidati ideali, le aziende che le inseriranno avranno l’opportunità di sponsorizzarle a pagamento.
Tradotto, Facebook potrà guadagnare da questa funzionalità. Secondo Techcrunch, oltre all’Italia, il mercato del lavoro sbarcherà su Facebook anche in Francia, Germania, Spagna, Regno Unito e Brasile, tutti paesi dove i candidati potranno rimanere aggiornati anche grazie agli email alert.