E’ stato il Mobile World Congress di Samsung e del suo Galaxy 9, la risposta coreana all’iPhone X. Così era annunciato e così alla fine è stato. Ad un giorno dalla chiusura della fiera di settore più importante di tutte per il Mobile e in particolare per gli smartphone, un primo bilancio si può fare: tanto lavoro delle aziende per le connessioni 5G ad alta velocità, automobili e telefonini sempre più integrati, schermi sempre più performanti, l’addio delle case produttrici al jack delle cuffie, processori sempre più intelligenti, qualche citazione di troppo e una spolverata di amarcord (sì, si può essere nostalgici anche con i chip). Copione rispettato. Anche per il numero dei visitatori non dovremmo discostarci molto dai 108 mila dello scorso anno. Insomma, tante piccole novità, ma niente che non sia uno scenario già noto.
Amarcord Nokia
La citazione nostalgica può funzionare una volta, ma se si ripete diventa cliché. Lo scorso anno a Barcellona è stato il 3310 a farci sospirare di ricordi, quest’anno HMD Global, la società finlandese che concessionaria dei diritti per la produzione dei telefoni Nokia, ha tolto la polvere al banafonino, l’8810, diventato famoso in un frame del primo Matrix. Costerà 89 dollari e avrà una batteria che, dicono, durerà 25 giorni.
Tutti sul Galaxy
Era il più atteso. E alla fine anche il più spoilerato. Erano settimane che il Samsung Galaxy S9 (insieme al fratello più grande l’S9+) era stati annunciato: al Mobile World Congress di Barcellona è rimasta la vetrina ufficiale, dello smartphone rivale dell'iPhone X si era infatti già detto tutto. O quasi. Nessuna innovazione radical nel design, nuova fotocamera con doppia apertura focale e alta sensibilità per foto anche con luce molto bassa. E poi, My Emoji, che partendo da una foto ti trasforma in emoj.
Non è un iPhone X
Asus, al Mobile World Congress, ha presentato il nuovo ZenFone 5 molto simile al contestatissimo iPhone X. A fare la differenza, per l’azienda, la dimensione dell’intacca (il notch, la ‘tacca’, la parte più alta del telefonino) più piccola del 26%.
Smartphone alla guida
A Barcellona è emersa fra i trend più interessanti la sempre più stretta integrazione fra automobili e smartphone. A incuriosire nei giorni scorsi è stata BMW, che ha portato in Spagna un servizio che permette di accendere l’automobile con lo smartphone. Una sorta di chiave digitale, data sul mercato per questo luglio. E poi la i3, auto elettrica guidata dal telefonino. Ma per questa soluzione è tutto rimandato al 2021. Huawei, poi, all’MWC non ha portato nuovi device, ma una Porsche Panamera guidata dal suo Mate 10 Pro: il progetto si chiama RoadReader. Ford poi ha annunciato che la app di navigazione stradale Waze, acquisita da Google nel 2013, sarà disponibile per tutti i possessori di Ford a partire da aprile.
Il 4G sulla Luna
In Spagna tanti i temi sul tavolo: gli sviluppi dell'intelligenza artificiale e dell'apprendimento automatico, la trasformazione digitale, l’IoT e soprattutto il 5G. Le reti di nuova generazione che garantiscono velocità di connessione elevatissime, funzionali all’IoT, sono state anche oggetto di diverse anticipazioni.
Ma c'è ancora molto lavoro da fare anche sul fronte 4G. Vodafone Germania e Nokia hanno annunciato un accordo di collaborazione per la prima missione sulla Luna per costruire una connessione dati ad alta velocità fra il satellite e la Terra: un sistema di comunicazioni live interspaziale.
Entro il 2019. In chiave 5G, invece, l’operatore di telecomunicazioni T-Mobile ha annunciato che svilupperà reti in grado di supportare 5G in dozzine di mercati negli Usa. Il CTO Neville Ray ha detto che porterà il 5G in 30 città degli States.