C'è un settore dell'economia digitale dove i giganti della Silicon Valley non sono ancora il player principale. Stiamo parlando dello streaming di brani musicali a pagamento, dove Spotify domina finora incontrastata.
L'azienda svedese sta però per essere vittima di una vera e propria manovra a tenaglia. Da una parte YouTube, che a marzo lancerà il nuovo servizio Remix sperando di spodestarla dal trono. Dall'altra Apple, che lunedì, secondo TechCrunch, annuncerà l'acquisizione di Shazam, la popolare app che consente di riconoscere brani musicali e video a partire da un frammento o un fotogramma.
I termini finanziari dell'accordo non sono noti e le fonti interpellate da TechCrunch non concordano: c'è chi parla di 400 milioni di dollari e chi di un miliardo.
Fondata nel 1999, quando ancora i suoi servizi erano basati sugli sms, Shazam, che ha sede a Londra, lo scorso settembre ha raggiunto il miliardo di download su smartphone, una soglia che la ha spinta a valutare la possibilità di integrarsi con altre società, in modo da portare i conti in utile. È già in corso una collaborazione sia con Spotify che con Apple Music, che pagano Shazam quando la ricerca di un brano sulla app porta a un acquisto sulle rispettive piattaforme. Se rimane da vedere come verrà completata l'integrazione, è da sottolineare come Shazam sia già in sinergia con numerosi servizi di Apple, tra i quali Siri.