Un giorno il collegamento tra Torino e Napoli potrebbe richiedere meno di un’ora, grazie al trasporto del futuro, che ha la forma di un proiettile e viaggia alla velocità di seicento chilometri orari. L’hyperloop, progetto avveniristico della startup californiana Virgin Hyperloop One, ha appena compiuto il suo primo viaggio di prova, e promette benissimo.
Chi ci mette i soldi?
Nato da un’idea di Elon Musk (ancora lui), che l’ha resa pubblica come open-source (non sono richiesti i diritti per sviluppare una propria versione di questa tecnologia), l’hyperloop è ormai un progetto credibile e maturo. Il magnate del Virgin Group Richard Branson ha reso pubblico, pochi giorni fa, l’investimento fatto sull’Hyperloop One, che il mese scorso ha raccolto 85 milioni di dollari in nuovi investimenti, arrivando a 245 milioni di dollari dal 2014 a oggi, come riporta l’Economic Times. Mentre la compagnia di assicurazioni tedesca Munich Re sta lavorando sulle possibilità assicurative di tale progetto. A giudicare dalla topologia degli attori coinvolti, è possibile che i primi hyperloop saranno avvistati sulle tratte Monaco-Berlino (mezz’ora) o Londra-Edinburgo (quarantacinque minuti).
Come funziona
La tecnologia dell’hyperloop consente di trasportare capsule levitanti elettromagneticamente che sono così in grado di ridurre l’attrito. La capsula accelera su effetto della propulsione elettrica, per poi sollevarsi grazie ai magneti. L’hyperloop viaggia in condotti praticamente privi di aria, in cui la pressione equivale a quella che c'è a una altitudine di 200mila piedi (61 km). I test condotti per trasportare la prima capsula completa di hyperloop si tengono in Nevada, dove è stato realizzato il primo tunnel per lo sviluppo di questa tecnologia. Teoricamente l’Hyperloop potrebbe viaggiare a una velocità di più di mille chilometri orari, anche se per ora il record raggiunto è di ‘soli’ 354 chilometri orari. Secondo la compagnia, la prima tratta coperta dalla loro tecnologia potrebbe essere realizzata entro il 2021.