Modelle e fotografi di moda, iniziate a tremare. Se non fate parte del giro delle sfilate che contano, presto l'intelligenza artificiale potrebbe rendere obsoleta la vostra occupazione. E sarà tutta colpa della startup americana Vue.ai, che sta proponendo sul mercato un programma che, partendo dalla fotografia di un vestito qualsiasi, è in grado di generare automaticamente un'immagine di una persona - di qualsiasi taglia, sesso, razza e foggia - con indosso l'abito. E ci aggiunge pure un paio di scarpe, quelle che volete. Sarà così possibile vedere come un vestito cadrà su una persona senza farlo provare a un essere umano. E, come ovvio, si potranno riempire pagine e pagine di cataloghi senza reclutare fotografi e indossatrici.
Come funziona?
Ovviamente le grandi sfilate continueranno a esistere, così come la fotografia artistica. Però, sottolinea Quartz, "i giorni di modelle senza testa fotografate su uno sfondo bianco saranno presto finiti". La tecnologia è basata su due intelligenze artificiali: un "generatore" e "un critico". La prima dà vita all'immagine, la seconda la valuta. Si tratta di una tecnica di apprendimento delle macchine denominata GAN ("general adversarial network") di generazione relativamente recente. A inventarla era stato, nel 2014, Ian Goodfellow di Google, e la sua applicazione principale è stata finora la generazione di immagini. I due fondatori della startup, Anand Chandrasekaran e Costa Colbert, la hanno però portata decisamente a un altro livello: un esperimento dopo l'altro, sono riusciti a comprendere su quali nodi specifici dei circuiti neurali intervenire per modificare le caratteristiche di una figura umana.
Amazon va ancora più oltre: vuole anticipare le mode
Quella varata da Vue.ai potrebbe non essere l'applicazione più ambiziosa dell'intelligenza artificiale alla moda alla quale assisteremo nei prossimi anni. Di recente Amazon ha messo un team di neuroscienziati al lavoro su dei sistemi di apprendimento delle macchine che avranno il compito di dare vita a intelligenze artificiali in grado di intuire, anticipare e persino creare le prossime tendenze della moda.
Tutto parte da un gruppo di ricercatori di Amazon israeliani che ha sviluppato un algoritmo in grado di valutare, analizzando una serie di etichette connesse a delle fotografie, se un determinato look è di moda o no. Si tratta di un'importante intuizione: finora le macchine hanno avuto bisogno di un numero nutrito di tag per la valutazione di un'immagine. I nuovi algoritmi, invece, potranno elaborare anche fotografie accompagnate da una sola etichetta, come quelle che gli utenti carican su Instagram. "Compagnie come Amazon hanno compiuto un passo enorme nel tentativo di capire come la moda si sviluppa nel mondo", osserva Kavita Bala, esperto di machine learning della Cornell University, "e questo cambierà il settore completamente".