12 cose che l'iPhone ha contribuito a cancellare in 10 anni

alessandro frau
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Negli ultimi 10 anni l'iPhone ha cambiato le nostre vite. Non solo modificando abitudini e connettendoci, sempre più rapidamente, con il mondo e i social, ma anche mandando in pensione alcuni degli oggetti che, fino a qualche anno fa, ci erano familiari. Il New York Times ha realizzato un video dove vengono messe in fila tutte quelle cose e atteggiamenti che lo smartphone di Cupertino ha contribuito a eliminare. Eccole.

1) La sveglia

Il nostro telefono, appoggiato sul comodino, è il primo oggetto che sentiamo suonare quando apriamo gli occhi. Anche se qualcuno preferisce ancora il vecchio metodo, con sveglie dotate di ore e lancette, la possibilità di personalizzare il nostro risveglio, giorno per giorno, orario per orario, ha convinto molti a passare alle app dedicate.

2) Le macchine fotografiche (e gli album)

3) Le chiacchierate di cortesia

Il New York Times, nel video, fa l'esempio di due sconosciuti che devono dividere lo stesso viaggio in ascensore. Incollare gli occhi sullo schermo dello smartphone, infatti, dà la possibilità di evitare quelle brevi chiacchierate che si facevano per educazione e per far passare quegli interminabili minuti d'imbarazzo. E nei pochi casi in cui quei brevi dialoghi si veirifichino non è raro accorgersi di come siano stati condizionati dai telefoni moderni. "Tempo brutto oggi.."; "Nel weekend sarà ancora peggio, guardi qui..."

4) Il calendario

È il medesimo discorso fatto per la sveglia. C'è chi preferisce avere ancora il calendario appeso in cucina dove scrivere impegni e appuntamenti. Ma in un mondo dove si corre senza pause, e dove le giornate sono sempre più piene, sono molti quelli che preferiscono tenere sotto controllo, in ogni momento, la propria agenda, sul telefono.

5) La bussola

Alzi la mano chi tiene in tasca, o in una borsa, una bussola. Eppure sono molti quelli che hanno scaricato l'app con la stessa funzione. Visto che, a causa dell'inquinamento cittadino, è impossibile orientarsi con le stelle come facevano gli antichi, questo è un buon modo per sapere dov'è il nord.

6) Rubrica

Chi è che annota nomi, indirizzi e numeri di telefono delle persone in un'agenda cartacea? Oggi le rubriche degli iPhone sono sempre più moderne e danno la possibilità di salvare molti dati e completare i profili di chi contattiamo o di chi ci contatta.

7) Equilibrio

Sia lavorativo che quotidiano. Sono infinite le possibilità che oggi ciascuno di noi ha, tramite smartphone, di trovare un equilibrio maggiore nella propria esistenza. Gestire il lavoro, controllare la propria salute, predisporre buone abitudini e azioni per migliorare ogni giornata non è mai stato così semplice ed efficace. Con avvisi e reminder continui.

8) Cartoline

C'è chi le ama e le colleziona. In qualche caso è una scelta consapevole ma "alternativa". Come il caso della Bulgaria. Ma sono sempre meno le persone che scelgono di acquistarle e spedirle. Meglio una mail con allegati o una chat su whatsapp/telegram con tanto di foto, o no?

9) Orologio

Non si tratta, in questo caso, di una eliminazione. Ma sono sempre di più quelli che, uscendo di casa, si accorgono di aver dimenticato l'orologio. E allo stesso modo sono sempre di più quelli che, pur portandolo per abitudine o piacere, si ritrovano comunque a guardare l'ora sullo smartphone.

10) Senso di pudore

Inteso come timidezza o vergogna nell'esprimersi e nel comunicare. L'iPhone ha generato una crescente capacità delle persone di dire la propria su qualunque argomento. La presenza dello schermo ha cancellato le inibizioni degli individui. Da quando c'è la moda del selfie poi...

11) Cartine geografiche

Chi è che compra le cartine per orientarsi nel traffico? Ormai è Google Maps a scandire i nostri percorsi, i nostri viaggi, i nostri itinerari, i nostri ritmi. Anche solo per uno spostamento, breve, in città.

12) Anonimato

Da quando utilizziamo l'iPhone abbiamo concesso a molte realtà la possibilità di tracciarci, studiarci, analizzarci. L'anonimato è sempre più difficile da conservare e da proteggere. E forse questa è la perdita più significativa.
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