Tra SpaceX, Blue Origin e Virgin Galactic, i viaggi commerciali nello spazio saranno presto realtà. Ma, per un bel po' di tempo, saranno anche molto cari. Non sarà la stessa cosa, ma se non avete qualche centinaia di migliaia di euro da spendere per uno sfizio, da oggi potete fare un piccolo tour fuori dall'atmosfera terrestre con Google Street View. Il progetto di Big G che fotografa il mondo a 360 gradi è approdato sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss).
Street View inserisce lo spazio nelle esplorazioni
Street View festeggia così il suo decimo compleanno. Gli utenti possono visitare tutti i 15 moduli dell'Iss e i 2 veicoli usati per l'attracco alla stazione (uno è la capsula Dragon di Elon Musk). Come in tutte le immagini a 360 gradi, si può giocare con lo sguardo, scegliendone la direzione. Insomma: Street View in versione extraterrestre funziona esattamente come se esplorassimo piazza Duomo e via Veneto.
A catturare le immagini è stato Thomas Pesquet, astronauta francese della European Space Agency (Esa) che ha passato in orbita sei mesi. È stato un modo, ha affermato, “per mostrare l'interno della stazione ma anche per condividere come appare la Terra dallo spazio”. Un punto di vista che gli avrebbe regalato una nuova prospettiva sul mondo (e spera che possa contribuire a cambiare quella altrui). Non sarà semplice. Come semplice non è stato il lavoro di Pesquet. Colpa di “ostacoli, poco tempo a disposizione (gli astronauti lavorano 12 ore al giorno), assenza di gravità” e un ambiente piccolo, condiviso da sei persone.
Il tour nasce da una collaborazione tra Google e Nasa
Il tour è stato il frutto della collaborazione tra l'equipaggio in quota e un team terrestre composto da specialisti di Google Street View e Nasa. Serviva infatti progettare un sistema che permettesse di creare immagini a 360 gradi con le fotocamere già presenti sulla stazione (per risparmiare i costi di trasporto ed evitare di rubare spazio a bordo). Le foto scattate da Pesquet sono state spedite sulla Terra (dove l'astronauta è tornato a giugno) e assemblate per produrre le immagini immersive che oggi possiamo navigare.
L'approdo di Street View sull'Iss è solo una delle tre “prime volte” della missione cui ha partecipato l'astronauta francese. La seconda riguarda Peggy Whitson, diventata la prima donna al comando di due missioni (oltre a essere diventata, a 56 anni, la più anziana di sempre in orbita). La terza prima volta riguarda sempre Google Street View. L'esplorazione a 360 gradi utilizza una tecnologia fino a ora usata solo nei musei, dalla piattaforma Arts&Culture. In cosa consiste? Mentre l’utente galleggia attraverso i moduli, vedrà comparire informazioni sull'attrezzatura e sui moduli: brevi note sulla vita degli astronauti, sugli esercizi che compiono, sul cibo che mangiano e sugli esperimenti scientifici che conducono.“Oggi – dice Pesquet – chiunque può farsi il suo tour sull'Iss, un posto in cui solo pochi di noi hanno avuto il piacere di mettere piede (o di galleggiare)”.