La cosa più difficile che si possa fare è azzardare previsioni sul futuro di Internet. Ci prova, intervistata dal Financial Times, Mary Meeker, ex broker di Merrill Lynch, ora partner e analista di Kpcb, una delle principali società di venture capital della Silicon Valley. Il web è il futuro ma è anche considerato un settore imprevedibile, per l'aleatorietà dei dati, degli indici, degli standard a disposizione dei guru, degli storici e degli analisti. Secondo Meeker, "dopo 25 anni epici" di espansione e di forte arricchimento, ci aspetta una competizione globale sempre più intensa tra un pugno di aziende concentrate negli Usa e in Asia, la cui rivalità è destinata a crescere, man mano che dai loro mercati iniziali questi giganti della Rete si spostano sempre più l'uno sul terreno dell'altro.
L'allarme concorrenza
Le 5 aziende più importanti nel mondo sono i colossi Usa Apple, Microsoft, Alphabet (la holding che possiede Google), Amazon e Facebook, mentre due gruppi cinesi, Alibaba e Tencent, sono entrati tra le top 10. L'ascesa così forte di così poche aziende ha messo in allarme politici, regolatori ed esperti sulla mancanza di concorrenza in questo settore, aggravata dal fatto che Internet viene percepita come uno 'tsunami', che spesso distrugge più di quanto non costruisca. "Questa è una scommessa - spiega Meeker - Non si può fermare il progresso". La vera domanda è: "Stiamo meglio o stiamo peggio? Finora i dati implicano che stiamo meglio". Inoltre "il passo e l'ampiezza dei cambiamenti globali in corso sono molto più veloci di quanto io stesso avevo previsto".
Uno storico sorpasso
Negli Usa le entrate della pubblicità online sono cresciute del 22% nel 2016 e quelle dell'ecommerce sono salite del 15%. La spesa per la pubblicità online è prevista pari a 200 miliardi di dollari quest'anno, per la prima volta superiore a quella degli spot in tv. Meeker riconosce che l'impatto di Internet sulla vecchia economia puè essere dirompente, distruttivo. "L'e-commerce - spiega - attraverso le tecnologie della localizzazione e del machine learning sta cambiando le vendite al dettaglio in modo molto più accelerato del previsto, la pubblicità sta diventando una semplice facciata, altri mercati ancora non toccati dalla digitalizzazione subiranno una profonda trasformazione dalla raccolta dati su vasta scala".
"Le acquisizioni continueranno"
Nonostante ciò Meeker si mostra ottimista per il futuro, anche se riconosce che la concorrenza resterà appannaggio di pochi giganti, concentrati negli Usa e in Asia, in particolare in Cina, ma anche in India, dove il mercato interno è di dimensioni formidabili e dove il sistema infrastrutturale per la telefonia mobile e per i pagamenti online "mette entrambi i paesi in una posizione individiabile rispetto al resto del mondo" per un futuro boom dei servizi digitali. Per quanto riguarda il rischio di uno sviluppo oligolpolistico del web, Meeker si dice "molto fiduciosa" nella possibilità che nuove categorie di servizi online e nuove società del settore emergano nei prossimi anni, come sta già avvenendo per i servizi delle app di trasporto, con Uber e con la cinese Didi Chuxing. "Quello che è diverso stavolta - conclude - è proprio il ruolo che possono giocare i player globali. Conosco Ceo che hanno la capacità di vedere dietro l'angolo e vi assicuro che continueranno a fare acquisizioni".