di Ilaria Conti
Roma - Incentivi fiscali per 13 miliardi di euro, distribuiti in sette anni tra il 2018 e il 2024 per la copertura degli investimenti privati sostenuti nel 2017. Un aumento di spesa privata per un totale di 24 miliardi (+10 miliardi in innovazione nel 2017; +11,3 miliardi nel triennio 2017-2020 per la ricerca e lo sviluppo; +2,6 miliardi dei finanziamenti privati, soprattutto nell'early stage, tra 2017-2010). Sono i principali numeri del Piano nazionale "Industria 4.0" presentato a Milano il 21 settembre 2016 dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. Con il termine "Industria 4.0" (I4.0) si vuole indicare la quarta rivoluzione industriale che ha l'obiettivo di portare a una produzione quasi integralmente basata su un utilizzo di macchine intelligenti, interconnesse e collegate ad internet. Il piano italiano segue analoghe iniziative avviate, tra gli altri Paesi, negli Stati Uniti, in Germania e in Francia. Capofila proprio la Germania dove il termine è stato coniato nel 2011.
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COME NASCE IL TERMINE INDUSTRIA 4.0
L'espressione Industrie 4.0 è stata usata per la prima volta nel 2011 alla Fiera di Hannover in Germania, come parte del più ampio High-Tech Strategy 2020 Action Plan. Per definire le linea guida e le iniziative di questa strategia, a gennaio 2012 è stato istituito l'Industrie 4.0 Working Group che, sotto la presidenza di Siegfried Dais (della Robert Bosch GmbH) e del Prof. Henning Kagermann (della Accademia Tedesca di Scienze e Ingegneria), ha presentato le sue raccomandazioni sull'argomento con una relazione al governo tedesco.
I NUMERI DEL PIANO NAZIONALE
Incentivi fiscali per 13 miliardi di euro tra 2018-2024: come ha spiegato il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, non sono incentivi a bando prestabiliti ma incentivi fiscali "orizzontali" attivabili dalle imprese nel proprio bilancio
- Mobilitazione di 10 miliardi di investimenti privati in più già nel 2017 (da 80 a 90 miliardi)
- Spesa privata aggiuntiva in ricerca e sviluppo 11,3 miliardi, con un maggior focus sulle tecnologie I4.0 nel periodo 2017-2020
- Altri 2,6 miliardi in più di investimenti privati early stage (il periodo iniziale d'investimento) mobilitati tra il 2017 e il 2020.
Tra gli investimenti privati sono compresi anche 500 milioni da parte della Cdp. Il totale dell'investimento privato aggiuntivo è di 24 miliardi di euro.
INCENTIVARE GLI INVESTIMENTI PRIVATI SU TECNOLOGIE E BENI
- Iperammortamento: incremento dell'aliquota dal 140% al 250% per beni I4.0
- Superammortamento: affinamento e proroga della norma con aliquota al 140% per un anno ad eccezione dei veicoli e altri mezzi di trasporto che prevedono una maggiorazione ridotta al 120%
- Beni Strumentali: proroga della norma per un anno
- Fondo Rotativo Imprese: sezione del Fri dedicata a investimenti I4.0 in cui Cassa Depositi e Prestiti interviene in pool con il sistema bancario.
AUMENTARE LA SPESA PRIVATA IN RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE
Credito d'imposta alla ricerca: incremento aliquota su ricerca interna dal 25% al 50% e limiti credito massimo per contribuente da 5 a 20 milioni di euro
RAFFORZARE LA FINANZA A SUPPORTO DI I4.0
- Detrazioni fiscali al 30% per investimenti fino a 1 milione di euro in Pmi innovative
- Assorbimento perdite start-up da parte di società "sponsor"
- Pir - Detassazione capital gain su investimenti a medio/lungo termine
- Programma "acceleratori di impresa": finanziamento della nascita di nuove imprese con combinazione di strumenti agevolativi e attori istituzionali (Cassa Depositi e Prestiti)
- Fondi dedicati all'industrializzazione di idee e brevetti innovativi
- Fondi Venture capital dedicati a start-up I4.0 in co-matching(Cdp e Invitalia)
DIRETTRICI STRATEGICHE DI INTERVENTO E DI ACCOMPAGNAMENTO
- Incentivare gli investimenti privati su tecnologie e beni I4.0
- Aumentare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione
- Rafforzare la finanza a supporto di I4.0, Venture capital e start-up Si punta anche a creare delle competenze su I4.0 e a investire sulla formazione attraverso:
- Scuola Digitale e Alternanza Scuola Lavoro
- Percorsi Universitari e Istituti Tecnici Superiori dedicati
- Potenziamento dei Cluster e dei dottorati
- Creazione Competence Center e Digital Innovation Hub
Tutto ciò sarà accompagnato da alcune direttrici di accompagnamento:
- adeguate infrastrutture di rete, come il piano a banda ultra larga (100% aziende coperte a 30 Mbps e almeno 50% aziende coperte a 100 Mbps entro il 2020)
- riforma e rifinanziamento del fondo centrale di garanzia per il 2017
- Forti investimenti nel Made in Italy, catene digitali di vendita e supporto alle Pmi
- Contratti di Sviluppo
- Rafforzamento dello scambio salario-produttività
CABINA DI REGIA
L'architettura è pubblico-privata. Ne fanno parte, oltre alla Presidenza del Consiglio, 6 ministeri: Economia, Sviluppo economico, Istruzione, Lavoro, Politiche agricole, Ambiente. Inoltre sono coinvolti i Politecnici di Bari, Milano e Torino oltre alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, i Centri di ricerca, la Cassa Depositi e Prestiti, Confindustria e il mondo economico e imprenditoriale e organizzazioni sindacali.
INDUSTRIA 4.0 NEGLI ALTRI PAESI
GERMANIA: Industrie 4.0 è un piano d'azione sponsorizzato a livello federale con il coinvolgimento di grandi player industriali e tecnologici. C'è un impegno pubblico di 1 miliardo di euro per finanziare principalmente progettualità e centri di ricerca applicata; agevolazioni fiscali per investimenti in start-up tecnologiche.
FRANCIA: Industrie du Futur è un piano di reindustrializzazione e di investimento in tecnologie I4.0 guidato centralmente dal governo. L'impegno pubblico è di 10 miliardi di euro. Tra le principali manovre: incentivi fiscali per investimenti privati; prestiti agevolati per pmi e per le mid-tier; credito d'imposta per la ricerca; finanziamento progetti "Industrie du Futur" e "Invest for the future".
GRAN BRETAGNA: Catapult - High Value Manufacturing è un piano di azione sponsorizzato dal governo e dal Cambridge University's Institute For Manufacturing che coinvolge università e player industriali. Si punta al finanziamento di progettualità aziendali e centri di ricerca applicata.
OLANDA: Smart Industry è un approccio 'network centric' in cui si combinano le forze del sistema industriale tradizionale con le nuove opportunità I4.0 coinvolgendo: Fme (la più grande organizzazione di industrie e dator di lavoro tecnologici del Paese), Tno (organizzazione per le ricerche scientifiche applicate), Vno-Ncw (Confederazione dell'industria e dei datori di lavoro olandesi) e la Camera di Commercio.
STATI UNITI: Manufacturing Usa è un network di istituti e di lab di eccellenza, per la diffusione tecnologica e delle competenze, costituiti da grandi gruppi privati Ict e università, promosso dal Governo e finanziato tramite partnership pubblico-private. L'impegno è di 0,5 miliardi di dollari. Tra le principali manovre il supporto pubblico a progetti di ricerca.
COME NASCE LA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Fino ad ora le rivoluzioni industriali del mondo occidentale sono state tre
1784 - nascita della macchina a vapore e di conseguenza con lo sfruttamento della potenza di acqua e vapore per meccanizzare la produzione
1870 - introduzione dell'elettricità, dei prodotti chimici e del petrolio e dunque la produzione di massa e la nascita delle catene di montaggio
1970 - nascita dell'informatica, dalla quale è scaturita l'era digitale destinata ad incrementare i livelli di automazione avvalendosi di sistemi elettronici e dell'IT (Information Technology)
La data d'inizio della quarta rivoluzione industriale non è ancora stabilita ma l'argomento è stato al centro del World Economic Forum 2016, dal 20 al 24 gennaio a Davos (Svizzera). Prevede l'utilizzo di macchine intelligenti, interconnesse e collegate a internet. Nel dettaglio prevede la connessione tra sistemi fisici e digitali, analisi complesse attraverso big Data e adattamenti real-time. (AGI)