A gennaio 2020 il mercato europeo dell’auto ha fatto registrare, secondo gli ultimi dati di Acea (l’associazione dei costruttori europei di auto), un calo significativo delle nuove immatricolazioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente: -7,4 per cento in 26 Paesi Ue (i dati di Malta non sono disponibili), più Regno Unito e Paesi dell’Efta (Norvegia, Islanda, Svizzera e Liechtenstein).
A gennaio 2019 erano infatti state immatricolate 1.226.202 nuove vetture, contro le 1.135.116 automobili immatricolate a gennaio 2020.
Tra i Paesi europei grandi e medio-grandi, l’Italia, con un -5,9 per cento, è quello dove il calo è stato inferiore. È andata peggio in Polonia (-14,1 per cento), Francia (-13,4 per cento), Spagna (-7,6 per cento), Regno Unito (-7,3 per cento) e Germania (-7,3 per cento).
Ma qual è stato l’andamento delle immatricolazioni nel 2019 rispetto al 2018? E nel decennio scorso? Andiamo a vedere i dettagli.
Nel 2019 le immatricolazioni erano cresciute, ma non per tutti
Se guardiamo all’ultimo dato annuale disponibile di Acea, relativo al 2019, vediamo che dal confronto con l’anno precedente risulta un aumento delle immatricolazioni nei 31 Paesi (Ue a 28, meno Malta, più Efta): +1,2 per cento, con il passaggio da 15.624.948 auto immatricolate in tutto il 2018 a 15.805.752* in tutto il 2019.
Tra i grandi Paesi europei la Germania ha fatto registrare la prestazione migliore, con un aumento del 5 per cento delle immatricolazioni, seguita da Francia (+1,9 per cento) e dall’Italia (+0,3 per cento).
Negativo invece il dato per la Spagna (-4,8 per cento) e per il Regno Unito (-2,4 per cento).
*I dati sono suscettibili di piccoli aggiustamenti nelle edizioni successive dei report Acea
In Europa non siamo ancora tornati ai livelli pre-crisi, ma quasi
Nel 2007, prima della crisi economica, le nuove immatricolazioni negli Stati Ue (che allora non comprendeva la Croazia, e mancavano poi anche i dati di Cipro e Malta: tutti mercati comunque piccoli) ed Efta erano state quasi 16 milioni, più precisamente 15.959.804.
Nei 12 anni successivi non siamo ancora tornati a questi livelli, ma con il dato del 2019 (15.805.752 immatricolazioni) ci siamo molto avvicinati.
Vediamo allora qual è stato l’andamento delle immatricolazioni tra il 2007 e il 2019 a livello europeo.
Grafico: il numero di immatricolazioni di nuove automobili tra il 2007 e il 2019 nei Paesi Ue (fino al 2014 la Croazia non ne faceva parte, fino al 2012 mancano i dati per Cipro, per tutto il periodo mancano i dati per Malta) e nei Paesi Efta
Nel 2008 le nuove immatricolazioni in Europa (Ue+Efta) erano già crollate sotto la soglia dei 15 milioni, ma il calo si è poi accentuato negli anni seguenti: sotto i 14 milioni nel 2010 e abbondantemente sotto i 13 milioni nel 2012, fino a toccare il minimo di questa serie storica nel 2013, con poco più di 12 milioni e 300 mila nuove immatricolazioni di automobili.
Dal 2013 la situazione ha poi ripreso a migliorare rapidamente, tornando sopra i 13 milioni già nel 2014, sopra i 14 milioni nel 2015 e sopra i 15 milioni nel 2016. Da allora però il miglioramento ha rallentato. Nel 2018, anzi, a livello di Ue+Efta c’è stata una piccola marcia indietro rispetto al 2017 (ma a livello Ue c’è stato invece un ulteriore leggero miglioramento).
In Italia siamo ancora lontani dai livelli pre-crisi
Se a livello europeo nel 2019 siamo quasi tornati ai livelli pre-crisi di immatricolazioni di automobili, in Italia siamo ancora molto lontani dal farlo.
Nel 2007 le immatricolazioni in Italia erano state quasi due milioni e mezzo (2.493.106), nel 2019 siamo ancora sotto la soglia dei 2 milioni. Anzi, dopo averla quasi raggiunta nel 2017, nei due anni successivi il dato è rimasto inferiore.
Grafico: il numero di immatricolazioni di nuove automobili tra il 2007 e il 2019 in Italia
Dai quasi due milioni e mezzo di nuove immatricolazioni nel 2007 in Italia si è scesi sotto la soglia dei due milioni nel 2010 e sotto quella del milione e mezzo nel 2012. Il dato peggiore è quello del 2013, con 1.303.534 nuove immatricolazioni.
Da allora la situazione è costantemente migliorata fino al 2017, quando si è arrivati a 1.970.497 nuove immatricolazioni. Nel 2018 c’è però stato un calo, a 1.910.025, e nel 2019 il miglioramento è stato piuttosto contenuto (1.916.320).
Conclusione
I dati di gennaio 2020 sulle nuove immatricolazioni di automobili sono stati piuttosto negativi, anche se in Italia è andata meno peggio che negli altri grandi Paesi europei.
Se però guardiamo all’andamento di questo dato dagli anni della crisi in poi emerge un quadro ancora piuttosto negativo per il nostro Paese: se l’Europa (Ue+Efta) è quasi tornata, nel 2019, ai livelli pre-crisi del 2007, con quasi 16 milioni di nuove immatricolazioni, l’Italia è ancora lontana da quei numeri.
Nonostante i miglioramenti successivi al 2013, infatti, l’Italia è ancora al di sotto della soglia dei due milioni di nuove immatricolazioni. Nel 2007 erano quasi due milioni e mezzo.
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