Luigi Di Maio ha commentato su Facebook il voto sulla piattaforma del M5s, Rousseau, che lo ha confermato quale capo politico del Movimento. In particolare, il vicepremier ha scritto: "Con 56.127 voti e l'80% di consensi, su Rousseau abbiamo segnato il record assoluto di partecipazione a una votazione per il MoVimento 5 Stelle. Ed è anche il record mondiale per una votazione online in un singolo giorno per una forza politica".
Come vedremo, è un’affermazione corretta ma che non è particolarmente significativa. Vediamo i dettagli.
Il record su Rousseau
Che quella sul futuro politico di Di Maio sia stata la votazione più partecipata sulla piattaforma Rousseau - il "Sistema operativo del Movimento 5 stelle" come viene definito dalla piattaforma stessa - lo riporta l’organo ufficiale del Movimento 5 stelle, cioè il Blog delle stelle.
Nel post dedicato all’esito della consultazione si legge infatti che "con 56.127 preferenze espresse, la nostra piattaforma online ha fatto registrare il record assoluto".
Ma l’affidabilità della piattaforma Rousseau è discutibile, come ha certificato di recente il Garante della privacy. Con il provvedimento n. 83 del 4 aprile 2019 il Garante ha infatti dato una multa di 50 mila euro alla piattaforma e ha riscontrato la "assenza di adeguate procedure di auditing informatico" che "escludendo la possibilità di verifica ex post delle attività compiute, non consente di garantire l’integrità, l’autenticità e la segretezza delle espressioni di voto, caratteristiche fondamentali di una piattaforma di e-voting".
Non solo. Secondo il Garante la piattaforma Rousseau "non gode delle proprietà richieste a un sistema di e-voting (...) che prevedono la protezione delle schede elettroniche e l’anonimato dei votanti in tutte le fasi del procedimento elettorale elettronico".
Al netto di questi problemi non da poco, non ci sono altri modi di verificare in modo indipendente questo primato tra le votazioni sulla piattaforma.
Il record mondiale
Luigi Di Maio parla poi di "record mondiale per una votazione online in un singolo giorno per una forza politica", così come anche il Blog delle stelle.
Il voto online è uno strumento su cui hanno investito molto i Cinque Stelle fin dall’inizio del movimento. Molto discusso a livello internazionale come uno dei possibili futuri del processo democratico, ha comunque ancora oggi diversi problemi tecnologici da superare prima di sperare in una vera diffusione globale. Un recente articolo di pochi mesi fa sul New York Times riassume così i problemi:
"Fino ad oggi, Internet come lo conosciamo non è di solito riuscito a soddisfare alcuni requisiti di base dei sistemi di voto: un voto deve essere espresso e registrato per il candidato desiderato, contato una volta sola, restare anonimo e poter essere controllato dopo il fatto, anche in mezzo a un blackout".
Ad ogni modo, l’affermazione di Di Maio ci risulta corretta, anche perché diverse altre votazioni online riguardanti singole forze politiche che batterebbero il record hanno avuto una durata superiore a un giorno.
Possiamo citare ad esempio quella indetta da Podemos, nella settimana tra il 4 e l’11 febbraio 2017, quando gli iscritti decisero via Internet linea politica e leadership del partito spagnolo, o quella indetta dai promotori italiani del Partito della Sinistra europea, tra le 14 del primo aprile e la mezzanotte del 2 aprile 2019, per decidere simbolo e nome della lista in vista delle elezioni europee. O, ancora, alcuni casi di elezioni “primarie” americane.
Nel caso spagnolo i votanti furono 155 mila, ben di più di quelli registrati nella votazione sul futuro di Di Maio. In quello della sinistra italiana i votanti furono "più di 20 mila" come riporta un comunicato delle forze politiche che fanno riferimento alla Sinistra Europea, meno della metà di quelli del M5s.
In alcuni casi di primarie americane a livello statale, come risulta da questo report della U.S. Election Assistance Commission, ci si è avvicinati al numero dei votanti del M5s, ma la durata del voto è stata superiore a un giorno: un esempio sono le pionieristiche primarie democratiche via Internet in Arizona nel 2000, che ricevettero molta attenzione da parte dei media, a cui parteciparono oltre 40 mila persone tra il 7 e l’11 marzo.
Ma, come specificato dal leader pentastellato, il “record mondiale” del M5s in ogni caso è riferito a una votazione online "in un singolo giorno".
E Di Maio mette un altro limite all’ambito in cui calcolare il “record mondiale”: si deve trattare di una votazione "per una forza politica". Votazioni per interi Paesi, come accade in Estonia, hanno ovviamente numeri superiori (anche se in quel caso esiste la possibilità di votare anche in modo “tradizionale”, opzione che invece non è data agli iscritti del M5s), così come consultazioni online come accade a livello di Unione europea (es. per la questione ora legale/ora solare).
Dunque, il “record mondiale” di cui parlano Di Maio e il Blog delle stelle sembra confermato, ma allo stesso tempo appare poco rilevante.
In base alle informazioni che siamo riusciti a trovare, infatti, le altre forze politiche - ad esempio Podemos, La Sinistra e i partiti americani - che hanno seguito un percorso analogo a quello del M5s, hanno sempre tenuto aperte le consultazioni per più di un giorno. Nel caso spagnolo i votanti furono oltretutto di più.
Il “record mondiale” del M5s sembra insomma nascere in un campionato senza molti altri partecipanti e, come dicevamo, non pare significativo.
Restiamo ovviamente a disposizione di Luigi Di Maio e del M5s, se volessero segnalarci quali sarebbero gli altri concorrenti che - coi paletti sopra citati - sono stati battuti con questa votazione, quale fosse il record mondiale precedente e chi lo avesse stabilito.
Conclusione
Di Maio fa un’affermazione corretta: come riporta l’organo del M5s il Blog delle stelle, la consultazione tenutasi sul software del M5s - la piattaforma Rousseau - sul futuro del capo politico del Movimento 5 stelle ha registrato un numero di votanti senza precedenti.
È poi vero, in base alla informazioni che siamo riusciti a recuperare, che sia un “record mondiale”, se si circoscrive la competizione a forze politiche (e non Stati o altri enti istituzionali) e a votazioni durate un solo giorno. Dalle nostre ricerche risulta infatti che il M5s sia l’unico concorrente in questo campionato. Restiamo ovviamente a disposizione per ricevere ulteriori informazioni e chiarimenti e, se del caso, per modificare il nostro verdetto.
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