Mattarella, Savona e i poteri del presidente

pagella politica di agi
Armando Dadi / AGF  - Sergio Mattarella (Agf) 

Premessa

L'articolo 92 della Costituzione

I precedenti

Pareri a confronto

Valerio Onida

"È chiaro che il Presidente della Repubblica ha ampi poteri di intervento - in termini di suggerimenti, di consigli, di moral suasion - durante la fase di formazione del governo. Ma trattandosi della nomina del Ministro dell'Economia - se è vero che da un lato la Lega e M5s hanno manifestato un irrigidimento inconsueto - d'altra parte la decisione del Colle, per il momento in cui è intervenuta e per come è stata motivata, mi è sembrata un po' in contraddizione con le caratteristiche del nostro sistema parlamentare, in cui il Governo è espressione della maggioranza parlamentare"."In particolare perché l'obiezione del Quirinale alla nomina di Savona non si è fondata su caratteristiche della persona - come potrebbe avvenire in caso ad esempio di conflitti di interesse o di altre ragioni evidenti che portino ad escludere l'opportunità della nomina (come nel caso noto di Previti, proposto come ministro della Giustizia) - ma è stata collegata a una linea politica. L'indirizzo politico spetta al Governo, che se ha la maggioranza in Parlamento ha diritto di esprimerla. Non c'è propriamente un potere presidenziale di indirizzo politico, mentre il Presidente ha funzioni di coordinamento, di controllo e garanzia, specie in relazione ai singoli provvedimenti adottati dall'Esecutivo"."Un intervento come quello di Mattarella che porta alla restituzione del mandato da parte del presidente del Consiglio incaricato, giustificato col rischio di reazioni dei mercati finanziari e di pericoli per i risparmi degli italiani, a me è sembrato un pò anomalo".

Ugo De Siervo

"Mattarella ha fatto il suo mestiere in un contesto difficile. Nella lettera dell'articolo 92 c'è scritto che la nomina dei ministri non è un fatto solo del presidente del Consiglio dei ministri ma anche del Presidente della Repubblica, che deve evitare il contrasto coi grandi valori di cui il Presidente stesso è portatore e garante. Poi c'è la prassi applicativa dell'articolo 92 che va in questa direzione. Mattarella qualche settimana fa ha ricordato le parole di Einaudi, il quale fece un uso sostanziale dei suoi poteri"."Su Savona credo Mattarella non abbia valutato il merito delle sue posizioni politiche ma il tipo di pericolo che poteva portare all'ordinamento generale dello Stato un ministro del genere"."La permanenza all'interno dell'Ue e dell'euro e la tutela del risparmio non sono soltanto valori politici, sono valori istituzionali. Noi siamo nell'euro e nell'Ue in base a decine di accordi internazionali voluti dai diversi governi e ratificati dai diversi parlamenti. L'articolo 117 della Costituzione dice che le nostre leggi devono essere compatibili coi vincoli comunitari, per dirne una. In Costituzione sono entrati concetti di appartenenza al sistema dell'Unione europea"."Dopodiché si può cambiare Costituzione, si può uscire dall'euro e dalla Ue", conclude il costituzionalista, "ma sono scelte colossali che andrebbero poste nelle sedi proprie, e non incidentalmente attraverso la presenza di qualcuno nella compagine ministeriale. Mattarella non voleva che si prendessero surrettiziamente posizioni che poi sarebbero state fatte pagare alla comunità nazionale".

Conclusione

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