Ospite di “Otto e Mezzo” lo scorso 16 aprile, il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha dichiarato (min. – 30.50): “Alla Camera e al Senato per il 70% in questi 5 anni Forza Italia e Lega hanno votato in maniera difforme, non c’è mai stata un’unità d’intenti”.
Si tratta di un’affermazione errata.
Quanto spesso hanno votato diversamente Lega e FI?
Su Openpolis è possibile mettere a confronto i voti di singoli deputati e senatori. Usando la stessa metodologia che avevamo utilizzato poche settimane fa per un confronto tra Lega e M5s, abbiamo verificato quindi le percentuali di voti uguali tra i capigruppo (e non solo) di Lega e Forza Italia nei due rami del Parlamento.
Camera
I capigruppo alla Camera nella scorsa legislatura sono stati Renato Brunetta, per Forza Italia e, dal luglio 2014, Massimiliano Fedriga per la Lega. Brunetta e Fedriga hanno anche una percentuale di "voti ribelli" - cioè di voti difformi da quelli del proprio gruppo parlamentare - molto bassa, rispettivamente lo 0,6% e lo 0,2%. Hanno poi un tasso di assenza rispettivamente del 4,9% e del 12,3%. Hanno espresso lo stesso voto 940 volte su 1.654 votazioni in cui sono stati entrambi presenti, cioè nel 56,8% dei casi. Se guardiamo a una coppia di deputati che abbiano un maggior numero di votazioni in cui sono stati entrambi presenti - ad esempio il vicepresidente del gruppo della Lega, Nicola Molteni - la percentuale di voti uguali sale al 59,9% (6.077 su 10.139) e l’attuale capogruppo di Forza Italia, Mariastella Gelmini – la percentuale di voti uguali sale al 59,9% (6.077 su 10.139).
Senato
I capigruppo al Senato nella scorsa legislatura sono stati Paolo Romani, per Forza Italia e, da luglio 2014, Gian Marco Centinaio per la Lega. Romani e Centinaio hanno una percentuale di voti ribelli rispettivamente del 2% e 3,7%, e di assenze del 49,6% e 23,7%. Hanno votato in modo uguale nel 54,6% di casi (2.879 su 5.276 votazioni in cui erano entrambi presenti). Anche in questo caso se prendiamo una coppia con un maggior numero di votazioni in comune - ad esempio Sergio Divina, per la Lega, e Anna Maria Bernini per Forza Italia - la percentuale di voti uguali non cambia significativamente, scendendo leggermente al 53,2% (4.989 volte su 9.382).
Conclusione
Di Maio sbaglia a sostenere che nella scorsa legislatura Forza Italia e Lega abbiano votato in maniera difforme nel 70% dei casi. Prendendo in considerazione i voti dei rispettivi capigruppo, e di altre coppie di deputati "di controllo", risulta infatti una percentuale di voti uguali superiore al 50% in entrambi i rami del Parlamento.