Grecia, Cipro e Israele hanno firmato ad Atene un accordo sul gasdotto Eastmed. Nelle loro intenzioni, l'infrastruttura dovrebbe rendere i tre Paesi uno snodo importante per l'approvigionamento energetico in Europa e dimostrare la loro determinazione a contrastare le rivendicazioni della Turchia sui giacimenti della regione. Questo gasdotto, ha detto il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, "ha una grande importanza geostrategica" e "contribuisce alla pace. Non intende minaccciare nessuno. La cooperazione regionale è aperta a tutti, a condizione che siano rispettate le regole del diritto internazionale e del buon vicinato". Per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, si tratta di "un giorno storico per Israele, che diviene un Paese molto solido a livello energetico".
Lungo 1,872 chilometri, Eastmed permetterà di far arrivare in Grecia tra i 9 e gli 11 metri cubi di gas naturale all'anno dalle riserve offshore di Cipro e Israele. E tramite i gasdotti Poseidon e Igb anche in Italia e in Europa centrale.