Un petroliere 'amico' di Vladimir Putin alla guida della diplomazia Usa. Il presidente eletto Donald Trump ha scelto l'ad e presidente del colosso petrolifero ExxonMobil, Rex Tillerson, quale nuovo segretario di Stato.
Texano, 25esimo uomo più potente del mondo secondo Forbes, Tillerson è ritenuto tra i cittadini americani più vicini a Putin, con cui avrebbe avuto rapporti sin dagli anni '90.
La nomina, attesa da giorni, ha infiammato le polemiche sui presunti legami tra Trump e Mosca, che secondo la Cia avrebbe aiutato con la sua rete di hacker a far eleggere il candidato repubblicano. Contro Tillerson hanno preso pubblicamente posizione alcuni Repubblicani, tra cui i senatori Marc Rubio e John McCain, lasciando prevedere battaglia al Congresso per la sua conferma alla guida della diplomazia americana.
Il petroliere filo-Putin e gli altri nomi della squadra di Trump
Da ingegnere ad amministratore delegato, 40 anni alla ExxonMobil
Nato nel 1952 a Wichita Falls in Texas, Tillerson ha studiato ingegneria civile all'Università del Texas, ad Austin, e come ingegnere di produzione è entrato alla Exxon nel 1975, scalando via via tutte le posizioni fino ad arrivare nel 2004 a raggiungere la carica di presidente e direttore della compagnia. Due anni più tardi, ne diventa amministratore delegato. Non ha esperienza di governo, ma ha girato tutto il mondo impegnato in delicate contrattazioni per la compagnia. Resta da vedere quanto questa abilità manageriale sia traducibile nello scenario diplomatico internazionale.
Rapporti con la Russia
Negli anni ha allacciato uno stretto rapporto con Putin, la cui frequentazione risalirebbe addirittura ai tempi di Boris Eltsin, quando il petroliere texano era incaricato di rappresentare gli interessi della compagnia in Russia. Nel 2011 ha concluso con Rosneft, la compagnia petrolifera di Stato russa, un accordo per l’esplorazione petrolifera nell’Artico: il progetto, del valore potenziale di 500 miliardi di dollari, è stata però bloccato dalle sanzioni contro la Russia per la crisi ucraina. Alla riunione annuale della compagnia nel 2014, Tillerson aveva criticato le misure prese contro Mosca, invitando "le persone che prendono queste decisioni a considerare i danni collaterali molto ampi di chi stanno veramente colpendo con le sanzioni".
Nel 2013, è stato insignito dell’Ordine dell’Amicizia, la massima onorificenza russa per uno straniero. Tillerson non si è ancora espresso sui suoi rapporti con Mosca ma, intervenendo l'anno scorso alla Texas Tech Business School, aveva presentato la reciproca conoscenza come un punto di forza. "Una delle cose che so del governo russo: sono molto prevedibile. E loro sanno che se dico no significa no. E continuare a parlarne non cambia le cose. No sarà sempre no. Negli anni abbiamo guadagnato il rispetto reciproco. Quindi quando si dice sì, si sa che lo faremo. Significa qualcosa".
L'opposizione Repubblicana e l'incognita dell'approvazione
Contro Tillerson si sono schierati alcuni esponenti di primo piano del Grand Old Party (Gop), lasciando presagire una dura battaglia al Congresso per la sua conferma. Al Senato servono 50 voti più quello del vice presidente eletto Mike Pence: i Democratici non hanno i numeri per bloccarlo (48) ma il timore è che la fronda interna Repubblicana si possa alleare, mettendo in pericolo la nomina.
Sotto accusa sono i rapporti di Tillerson con la Russia di Vladimir Putin. Il senatore della Florida, Marc Rubio, ex candidato repubblicano alle primarie nel 2016, domenica ha rotto gli indugi e ha attaccato pubblicamente l'ad di Exxon, senza citarlo direttamente, in un tweet. "Essere un 'amico di Vladimir' non è un titolo che spero per un Segeretario di Stato", ha scritto.
Anche John McCain, senatore dell'Arizona ed ex candidato presidenziale repubblicano nel 2008, ha espresso dubbi sulla scelta di Tillerson: la sua relazione con il leader russo "dovrebbe essere un motivo di preoccupazione". Pur non escludendo che si tratti di un rapporto "strettamente commerciale", McCain si è detto impensierito che questo possa "avere conseguenze nel suo approccio" verso la minaccia russa.
I suoi 'fan' alla corte di Trump
Per settimane sono stati in lizza per la carica di segretario di Stato diversi esponenti del partito repubblicano, da Rudy Giuliani a Mitt Romney, fino a David Petraeus. A favore dell'ad della ExxonMobil, però, si sono spesi personaggi di rilievo ascoltati da Trump, a cominciare da James A. Baker III, alla guida della diplomazia Usa sotto il presidente George H.R. Bush, insieme al genero, Jarod Kushner, e lo stratega di Trump, Stephen K. Bannon.
Un sostegno di peso è arrivato anche dall'ex vice presidente Richard B. Cheney e dall'ex segretario di Stato, James Baker, così come da Robert M. Gates, ex segretario alla Difesa. Proprio quest'ultimo è stato il primo a ventilare l'ipotesi Tillerson al presidente eletto, che non lo conosceva ma ne era incuriosito. Durante l'incontro alla Trump Tower, i due si sono intesi alla perfezione. Lunedì, Trump ne ha parlato al telefono con Condoleezza Rice, anche lei forte sostenitrice del petroliere texano, e la scelta è stata fatta.
I risultati ExxonMobil sotto la sua guida
Parlandone alcuni giorni prima della nomina, il presidente eletto aveva tessuto le lodi dell'ad di Exxon Mobil, sostenendo che è "molto più di un dirigente". "E' a capo di una compagnia petrolifera di dimensioni quasi doppie rispetto al suo concorrente più vicino. Un'azienda che è stata gestita in modo incredibile e per me è un grande vantaggio che lui conosca molti dei protagonisti e li conosca molto bene. Ha fatto grandi accordi in Russia, per la compagnia, non per se stesso".
Risultati grandiosi che, tuttavia, sono stati passati al setaccio dalla stampa, con esiti differenti. Come sottolinea Reuters, il decennio di Tillerson alla guida del colosso petrolifero ha avuto conseguenze "meno stellari" rispetto a rivali: "le azioni della Exxon sono cresciute molto sotto la sua guida ma restano indietro rispetto ai suoi concorrenti, la produzione di greggio e gas è scesa del 14% e, pur facendo accordi all'estero, gli analisti ritengono che abbia mancato alcune grandi opportunità di crescita in patria".
In particolare, "le azioni sono salite del 59% da quando Tillerson ha preso il comando nel 2006, paragonate al 104% del rivale Chevron Corp. E sebbene il dividendo della Exxon sia più che raddoppiato in questo periodo, è cresciuto meno in valore della stessa Chevron". Ancora, "il margine operativo è crollato, dal 15,1% di quando ha preso l'incarico di ad al 2,5% del trimestre più recente".
Interrogativi
- conflitto d'interessi: l'ad della Exxon ha oltre 150 milioni di dollari in azioni del gigante petrolifero come patrimonio personale. Inoltre, la multinazionale ha interessi in 50 Paesi nel mondo in sei continenti, nei quali Tillerson si troverà a intervenire come segretario di Stato
- cambiamento climatico: ha compiuto una svolta rispetto al suo predecessore alla guida della Exxon, Lee R. Raymond, allontanandosi dal tradizionale scetticismo sul tema.Tuttavia, ha sempre difeso con forza la compagnia dalle diverse indagini che l'accusavano di tenere nascoste ricerche sul cambiamento climatico, opponendosi pubblicamente alle politiche volte a tagliare emissioni e limitare i combustibili fossili
- tutela e promozione dei diritti umani: è uno dei temi all'ordine del giorno nell'agenda di un segretario di Stato. Tillerson, quando era presidente dei Boy Scout d'America dal 2010 al 2011, ha lavorato per il superamento della messa al bando dei gay dall'organizzazione. Un'apertura che si è poi verificata nel 2013, quando era mebro del comitato esecutivo. Allo stesso tempo, però, sotto la sua guida la ExxonMobil è stata lenta nell'adottare politiche esplicite a tutela dei dipendenti omosessuali da discriminazioni, suscitando critiche
Per approfondire:
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Npr - Who Is Rex Tillerson, Trump's Reported Pick For Secretary Of State?
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The New York Times - Meet Rex Tillerson, Trump’s Choice for Secretary of State
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Heavy - Rex Tillerson’s Salary: 5 Fast Facts You Need to Know
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Slate - Trump Picks Exxon Mobil CEO Rex Tillerson as Secretary of State
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Reuters - Exxon's financial metrics mixed during Tillerson's decade as CEO
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Washington Post - Trump picks ExxonMobil CEO Rex Tillerson to be secretary of State
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Fox News - Trump to nominate ExxonMobil CEO Tillerson secretary of state, transition sources says