New York,- Il Secret Service, il corpo delle guardie presidenziali che assiste anche tutti i candidati alla Casa Bianca, aveva fatto chiudere per tempo con cordoni di sicurezza la strada dove Donald Trump si sarebbe recato a votare, in una scuola di Midtown Manhattan: ma quando è apparso il candidato repubblicano, a bordo di un imponente mini-van scuro, le misure di prevenzione non hanno impedito che ad accoglierlo ci fossero un centinaio di dimostranti, al grido di "New York ti odia!".
Dal marciapiede opposto, nel frattempo, si levavano applausi: soprattutto da parte di una mezza dozzina di muratori al lavoro, sopra ai cui caschi spiccavano adesivi inneggianti al discusso tycoon. Evitato invece l'incrocio con un paio di anonime contestatrici a seno nudo, presumibilmente attiviste dell'organizzazione femminista Femen, che la polizia aveva allontanato già da qualche tempo. Vestito in maniera sobria, con la moglie Melania al fianco, Trump si è letteralmente fiondato nel seggio, ricavato nella palestra per il basket. Il candidato repubblicano e Melania sono stati rapidissimi. Trump, che aveva osservato in tralice la consorte mentre compilava la scheda, si è soffermato soltanto un attimo davanti a un banchetto dove un bimbo offriva fette di torta, ha accettato il dolce, ha scambiato il cinque con lui ed è uscito quasi di corsa. Poche le parole scambiate con i giornalisti: per stemperare la tensione ha osservato che decidere per chi votare era "stata dura".
Quando però gli è stato chiesto per l'ennesima volta se avrebbe accettato l'esito della consultazione, a suo ripetuto dire viziata da irregolarità, Trump si è limitato a mormorare: "Vedremo che cosa succede", ha tagliato corto. "Mi sembra tutto a posto, per adesso", ha sottolineato, "pare tutto a posto, le cose stanno andando molto bene. Sarà una giornata interessante. Vi ringrazio".
E via di gran carriera, Melania sempre dietro così come la figlia Ivanka, il genero Jared Kushner e la nipotina Arabella. Di primo mattino il miliardario dai capelli carota era apparso a 'Fox & Friends', talk-show in onda sul canale satellitare 'Fow News', e tanto per cambiare si era sentito domandare se avesse deciso a chi dare la propria preferenza: "Beh!", aveva replicato, "ho dovuto lavorarci davvero sodo, ma alla fine ho deciso, e ho deciso di votare per Trump". Quindi aveva confessato di aver accettato la comparsata televisiva di buon'ora perché, durante le primarie, fare altrettanto gli sempre aveva portato bene. "Sono un po' superstizioso", aveva ammesso, "e così continuerò a farlo". Oggi, almeno.
HILLARY CLINTON ALLE URNE, "SPERO DI VINCERE"
Prima di Trump era stata la sfidante Hillary Clinton a recarsi al seggio di Chappaqua, nello Stato di New York, dove ha la residenza. "Spero di vincere" ha detto parlando brevemente con i giornalisti prima di deporre la scheda elettorale nell'urna. "Vi sono grandi responsabilità in gioco", ha ribadito. Accompagnata dal marito Bill, è apparsa sorridente, ha stretto mani e salutato i presenti mentre una folla di persone le si è stretta intorno.