Washington - A due giorni dalle elezioni presidenziali Usa dell'8 novembre il direttore dell'Fbi, James Comey, ha confermato la decisione assunta il 5 luglio scorso e non incriminerà la candidata democratica Hillary Clinton per il cosiddetto emailgate: l'uso esclusivo nei 4 anni in cui è stata segretario di Stato (2009-2013) di un server di posta privato. Comey ha confermato la scelta dopo aver verificato che le email trovate nel computer di Anthony Weiner, marito del braccio destro di Clinton, Huma Abedin, non hanno alcun rilievo penale. Scoperta che il 28 ottobre scorso, a 11 giorni dal voto, lo avevano indotto ad annunciare che era stato trovato nuovo materiale e che all'epoca non era in grado di esprimersi sulla loro rilevanza. Cosa che ha fatto oggi. Comey, repubblicano ma nominato dal presidente Barack Obama nel 2013 al vertice dell'Fbi, era stato investito da accuse di ogni tipo dal fronte democratico, a partire dalla stessa Hillary al presidente Obama.
EMAILGATE: CHE COS'E' LO SCANDALO CHE HA FATTO TREMARE HILLARY CLINTON
Lo staff della candidata democratica Hillary Clinton ha espresso soddisfazione per la notizia che il direttore dell'Fbi, James Comey, ha deciso di confermare la decisione assunta il 5 luglio scorso, di non incriminerla per il cosiddetto emailgate: l'uso esclusivo nei 4 anni in cui e' stata segretario di Stato (2009-2013) di un server di posta privato. Comey ha confermato la decisione dopo aver verificato che le email trovate nel computer di Anthony Weiner, marito del braccio destro di Clinton, Huma Abedin. Scoperta che il 28 ottobre scorso, a 11 giorni dal voto, lo avevano indotto ad annunciare che era stato trovato nuovo materiale e che all'epoca non era in grado di esprimersi sulla loro rilevanza. Cosa che ha fatto oggi. Comey, repubblicano ma nominato dal presidente Barack Obama nel 2013 al vertice dell'Fbi, era stato investito da accuse di ogni tipo dal fronte democratico, a partire dalla stessa Hillary al presidente Obama. (AGI)