Roma - Voce calda, postura rilassata e soprattutto il tono pacato di chi non 'abbocca' agli attacchi dell'avversario. Gia' premiato dai sondaggi a caldo dopo il duello tv tra i candidati vicepresidenti Usa, il repubblicano Mike Pence vince sul democratico Tim Kaine anche per l'esperto di comunicazione. Il faccia a faccia tra i numeri due andato in onda dal palco della Longwood University, a Farmville, in Virginia, ha visto un aggressivo Kaine - che giocava in casa - attaccare a testa bassa il rivale del Gop. Ma e' stato quest'ultimo, alla fine, a risultare piu' credibile.
"Pence ha messo in atto una strategia intelligente, ovvero dimostrare che nel partito non c'e' solo l'"eccesso" di Trump ma anche personalita' moderate come lui", spiega all'Agi il pubblicitario Cesare Casiraghi. Il 57enne governatore repubblicano dell'Indiana "non si e' preoccupato di difendere Donald, anzi, sembrava quasi che non si curasse di rispondere alla raffica di domande dell'avversario", aggiunge. "In questo modo ha consentito agli americani di vedere anche l'altra faccia del partito e ha dato spessore allo stesso Trump". Una strategia "da poliziotto buono e poliziotto cattivo" probabilmente concordata col magnate e che "e' facile da portare avanti". "Doveva solo far vedere che e' un moderato e l'ha saputo fare molto bene. Voce calda, atteggiamento rilassato ma non debole, grande capacita' di smorzare gli attacchi", sottolinea il pubblicitario.
Kaine, 58enne senatore della Virginia, invece, "parlava con una voce stridula che lo ha fatto apparire antipatico. In piu'faceva di tutto per sorridere ma si vedeva che era un sorriso forzato", conclude l'esperto. Secondo il sondaggio di Cnn/Orc realizzato subito dopo il dibattito, Pence e' andato meglio per il 48% degli intervistati contro il 42% che si e' dichiarato a favore di Kaine. (AGI)