Washington - La salute e' sempre stata un'ossessione per gli americani, specie quella del 'comandante in capo', il presidente. Tuttavia, da Woodrow Wilson a John F. Kennedy, sono molti gli inquilini della Casa Bianca affetti da malattie e invalidita' che hanno nascosto al Paese, fin dalla campagna elettorale.
Nell'ottobre del 1919 il 28esimo inquilino della Casa Bianca, il democratico Wilson, viene colto da un ictus che gli paralizza il lato sinistro del corpo. La moglie Edith, con la complicita' dei medici, riesce a tenere segreto l'accaduto, aiutandolo a terminare la presidenza. Wilson, in realta', aveva gia' avuto tre piccoli attacchi ischemici durante la campagna elettorale ma, come riferisce Livescience, aveva taciuto sulla sua condizione.
La polio che lo ha contagiato a 39 anni, lasciandolo su una sedia a rotelle, non puo' invece essere celata del tutto da Franklin Delano Roosevelt che, malgrado l'infermita', diviene nel 1933 il 32esimo presidente degli Stati Uniti. Egli, tuttavia, cerchera' sempre di camuffare il suo stato, arringando la folla dall'auto o aiutandosi con una lunga mantellina a coprire la carrozzella. Grazie a una specie di 'gentlemen's agreement', la stampa gli dara' una mano, accettando, nella maggior parte dei casi, di edulcorare la sua invalidita'.
Anche nel caso di Dwight Eisenhower la malattia non impedisce la rielezione alla Casa Bianca. Ike era gia' stato colpito da infarto durante il primo mandato. E, a differenza dei predecessori, aveva voluto che fosse detta "tutta la verita'" al paese. Nel '56 il morbo di Crohn lo costringe d'urgenza sotto i ferri; l'opinione pubblica ne e' informata ma lo conferma comunque per altri 4 anni. Nel '57 un ictus lo colpisce nello Studio Ovale, a cui seguiranno altri due infarti prima che abbia termine il secondo mandato.
L'America conoscera' solo molto tempo dopo la sua uccisione il calvario di malattie di John Fitzgerald Kennedy, martoriato dall'osteoporsi fin da ragazzo, dagli ascessi alla colonna vertebrale, dalle disfunzioni ormonali e dalla colite spastica. Il piu' affascinante dei presidenti americani, nonche' il piu' giovane coi suoi 43 anni, riesce con grande abilita' a nascondere la sua Via Crucis, che lo costringera' ad assumere fino a otto pillole al giorno. Inutili le denunce - durante le primarie democratiche del '60 - del team di Lyndon Johnson che alla stampa svela che Jfk soffre della sindrome di Addison.
Nel 1992 il senatore Paul Tsongas, in corsa per la nomination democratica, nasconde il suo linfoma non-Hodgkin, ripresentatosi malgrado un trapianto di midollo osseo. Se fosse stato eletto al posto di Bill Clinton, afferma Livescience, avrebbe continuato a evitare le cure e sarebbe probabilmente morto durante il suo mandato. Tsongas si spegnera' nel '97.
Anche la salute del repubblicano John McCain, il piu' anziano candidato alla presidenza nel 2008 con i suoi 72 anni, e' stata a lungo oggetto di accese discussioni. Tanto che l'ex veterano, colpito da un melanoma nel 2000, e' stato costretto a diffondere 1200 pagine di informazioni mediche. McCain e' risultato infine sconfitto dal giovane Barack Obama, sportivo e di salute eccellente, con l'unica macchia del ventennale vizio del fumo. (AGI)