Roma - Dopo il Super Tuesday gli esperti convengono che solo Michael Bloomberg puo' fermare la corsa di Donald Trump verso la Casa Bianca, candidandosi da indipendente e raccogliendo il sostegno dell'establismment repubblicano moderato. Ma le possibilita' che il 74enne ex sindaco di New York si candidi "sono molto basse, quasi zero", ha avvertito una fonte alla Abc News. Bloomberg potrebbe sciogliere la riserva gia' entro la prossima settimana per quella che sarebbe una sfida tra magnati nel campo conservatore: "Siamo in un momento cruciale", ha spiegato una persona vicina al tycoon dei media. Bloomberg, 14esimo uomo piu' ricco del mondo secondo Forbes, da gennaio sta valutando una sua candidatura e ha dato mandato al suo staff di valutare le sue chance Stato per Stato.
"Sarebbe molto difficile bloccare Trump dall'interno", ha spiegato all'Agi Sergio Fabbrini, direttore della School of government dell'universita' Luiss Guido Carli, "mentre per i democratici e' previsto il sistema dei 'superdelegati', personalita' che rappresentano il 15% della convention e possono votare secondo coscienza senza vincoli elettorali, per i repubblicani la percentuale di 'indipendenti' e' molto ridotta". Secondo l'esperto, l'unica possibilita' per ostacolare Trump "e' quella di sostenere Bloomberg come candidato esterno: a quel punto rappresenterebbe un'alternativa a Hillary Clinton". "Trump al momento non ha ostacoli" e se diventasse presidente "sarebbe un problema non solo per gli Stati Uniti, ma per il mondo intero", secondo Fabbrini. La possibilita' che Trump diventi presidente e' concreta: la campagna "ha dimostrato le difficolta' della Clinton" nei confronti del tycoon newyorchese, ha osservato l'esperto. L'ex segretario di Stato Usa "e' una grande statista, ma non sa fare campagna elettorale, mentre come presidente, data la sua esperienza, sarebbe in grado di reggere un Congresso sempre piu' radicale", ha concluso Fabbrini. (AGI)