AGI - I mercati procedono in modo irregolare, con i future in Asia in rialzo, quelli a Wall Street in ribasso, quelli in Europa in leggero aumento e i prezzi del petrolio che balzano intorno all'1%. A trainare i listini asiatici è l'aspettativa di ulteriori stimoli sui consumi in Cina, dopo che il Consiglio di Stato cinese ha presentato domenica una serie di misure, tra cui l'aumento del reddito dei residenti e l'istituzione di un programma di sussidi per l'assistenza all'infanzia, volto a stimolare i consumi interni.
TIMORI DI RECESSIONE E ASPETTATIVE PER LA FED
A frenare Wall Street sono i timori di recessione negli Stati Uniti, in attesa dei dati odierni sulle vendite al dettaglio Usa e mentre cresce l'aspettativa per la riunione della Fed di mercoledì prossimo. I listini europei e l'euro stanno ricevendo sostegno dal piano di riassetto fiscale della Germania, volto a rafforzare la difesa e a rilanciare la crescita della più grande economia europea. Intanto domani è atteso il voto al Bundestag e venerdì quello al Bundesrat, sulla riforma del "freno del debito" necessaria per portare avanti i piani di aumento della spesa pubblica annunciati dal futuro Cancelliere Merz.
IL PETROLIO E LE TENSIONI GEOPOLITICHE
Sul fronte del petrolio oggi i future sul Brent sono saliti dell'1,06% sopra 71 dollari al barile, mentre quelli sul WTI Usa sono balzati dell'1,12% quasi a 68 dollari al barile, dopo che nel fine settimana il segretario alla Difesa degli Stati Uniti ha dichiarato che il Paese avrebbe continuato ad attaccare gli Houthi dello Yemen finché non avessero posto fine agli attacchi alle navi, facendo così aumentare bruscamente i prezzi del petrolio nelle prime contrattazioni asiatiche, poiché gli investitori sono preoccupati per le interruzioni delle forniture.
CINA: VENDITE AL DETTAGLIO E PRODUZIONE IN AUMENTO
Cina ha registrato una crescita nelle vendite al dettaglio tra gennaio e febbraio e una produzione industriale in aumento del 5,9%, superando le aspettative del mercato. Questi dati sono un segnale positivo per gli sforzi del governo cinese volti a stimolare i consumi interni. La disoccupazione è salita al 5,4%, il livello più alto degli ultimi due anni.
ATTESA PER I DATI SULLE VENDITE AL DETTAGLIO USA
Oggi escono i dati sulle vendite al dettaglio Usa. I dati di febbraio dovranno stemperare i timori di una frenata dei consumi, che sono cresciuti dopo il deludente dato di gennaio, al quale aveva contribuito il maltempo. La speranza è che gli acquisti degli americani tengano, magari scandendo un po'. La previsione è che su base annuale le vendite rallentino dal 4,2% al 3,5% e su base mensile passino da +0,9% a +0,7%.
PREVISIONI PER LA FED E LA BOJ
Le crescenti aspettative di inflazione e il calo della fiducia dei consumatori americani potrebbero spingere la Fed verso una serie di tagli dei tassi meno drastici. Il meeting della Federal Reserve di mercoledì prossimo è atteso con grande attenzione. Nel frattempo, la Banca del Giappone (BoJ) potrebbe non dare indicazioni di un rialzo imminente, a causa del rallentamento dell'inflazione.
GERMANIA: LA RIFORMA DEL FRENO DEL DEBITO
In Germania, il cancelliere in pectore Friedrich Merz vuole modificare le rigide regole fiscali per aumentare in modo massiccio le spese per la difesa. Tuttavia, i Verdi lo ostacolano, e Merz deve riuscire a convincerli prima che si insedi la nuova legislatura il 24 marzo. Se non riuscirà, la riforma sarà più difficile da approvare.
UE: VERTICE SUL RIARMO E SULL'UCRAINA
Giovedì si riunisce il vertice dei leader dell'UE a Bruxelles per discutere di spesa per la difesa, Ucraina e competitività. La riunione potrebbe protrarsi fino al giorno seguente. Il piano di riarmo europeo, come delineato nel Piano ReArm Europe, non prevede al momento forme di finanziamento comune, solo prestiti, e dovrà pertanto essere condotto principalmente dagli Stati nazionali.
PROSSIMI APPUNTAMENTI ECONOMICI
Questa settimana sono previste anche le riunioni delle banche centrali di Brasile (mercoledì) e giovedì quelle di Svizzera, Svezia e Sud Africa. Di questi tre istituti, solo il primo dovrebbe modificare i tassi in rialzo.