AGI - L'Iran ha chiuso scuole e uffici governativi a Teheran e in più di 20 delle sue 31 province per risparmiare energia, alla luce dell'ondata di gelo che ha colpito il Paese. Lo hanno riferito le agenzie di stampa. Nonostante abbia alcune delle più grandi riserve di petrolio e gas al mondo, la Repubblica islamica ha dovuto affrontare carenze di energia elettrica, poiché ha difficoltà a fornire abbastanza carburante alle sue centrali elettriche, soprattutto in inverno, quando la domanda di riscaldamento aumenta.
"A causa del freddo estremo, del gelo, delle nevicate e della necessità di ridurre il consumo di energia, uffici governativi e scuole sono stati chiusi in molte province", ha riferito l'agenzia di stampa Mehr. Le chiusure hanno interessato Teheran e più di 20 altre province, tra cui Alborz, Fars, Hamadan, Isfahan, Kurdistan e Yazd. Ieri sera, le interruzioni di corrente hanno colpito diversi distretti di Teheran, con la televisione di Stato che ha segnalato problemi di fornitura di gas nelle centrali elettriche. La compagnia elettrica nazionale, Tavanir, ha fatto sapere che sta lavorando per mantenere in funzione gli impianti, ma ha sollecitato un taglio del 10% nel consumo di gas ed elettricità.
Le temperature sono scese a -19 gradi durante la notte ad Hamadan, il capoluogo di provincia più freddo, mentre nei monti Zagros, circa 300 chilometri a ovest di Teheran, 60 villaggi sono rimasti isolati dalla neve, con le autorità che hanno lanciato consegne aeree per i rifornimenti.