AGI - La crisi degli ostaggi in Iran, che secondo molti analisti segnò la sconfitta di Jimmy Carter alle elezioni per il suo secondo mandato da presidente degli Stati Uniti, fornì spunti anche a Hollywood. Nel 2012 Ben Affleck interpretò e diresse il film "Argo". Tratto dal memoriale "Master of disguise: my secret life in the Cia" di Tony Mendez, ex agente dell'intelligence americana, e da un lungo articolo pubblicato da Wired, il film ripercorre la storia dell'operazione segreta messa in piedi da Stati Uniti e Canada per liberare sei cittadini americani che si erano rifugiati nell'ambasciata canadese a Teheran e seguita dall'allora presidente degli Stati Uniti, Carter, scomparso ieri all'età di cento anni.
Oltre Affleck, nei panni di Mendez, c'erano, nel cast, Taylor Schilling, che interpretava la moglie, John Goodman, Alan Arkin, Bryan Cranston e Victor Garber. La storia è ambientata nel pieno della rivoluzione islamica del '79, quando centinaia di studenti islamici e attivisti fanno irruzione nell'ambasciata americana, prendendo in ostaggio cinquantadue persone del corpo diplomatico. Sei funzionari riescono a rifugiarsi nell'ambasciata canadese.
Lo stesso Carter aveva elogiato il film, ma aveva anche sottolineato come ci fossero alcune inesattezze. In particolare l'ex presidente disse che si era dato troppo credito al ruolo svolto dagli agenti della Cia, mentre il merito principale dell'operazione era stato dei diplomatici canadesi, tra cui l'ambasciatore Ken Taylor. Carter aveva espresso il desiderio che Argo potesse vincere l'Oscar proprio per l'importanza del tema trattato. Un anno dopo venne accontentato: Argo vinse tre statuette, tra cui quella per il miglior film, oltre a tre British Academy Films Award e due Golden Globe.