AGI - Alla vigilia di Natale il ministro degli Esteri Antonio Tajani è volato in Kosovo per portare gli auguri alle truppe italiane inquadrate nella missione Kfor ed Eulex. Militari considerati veri "portatori di pace" di cui l'Italia va fiera e il cui lavoro contribuisce alla stabilità della regione, ritenuta prioritaria. In quest'ottica, ha ricordato il titolare della Farnesina, da tempo Roma è impegnata per accelerare l'unificazione dei Balcani occidentali nell'Ue, nel nome di interessi "politici ed economici".
"Come ministro sono grato alle forze armate, non si può fare politica estera senza di loro che sono il braccio operativo della nostra presenza nel mondo. Tutto ciò che voi fate ha un ritorno assolutamente positivo", ha sottolineato Tajani alle donne e agli uomini schierati nell'hangar nel Camp Film City fuori Pristina. Una 'cittadella' dove si trovano militari provenienti da diversi dei 29 Paesi che compongono la missione, sotto la guida del generale italiano Enrico Barduani che dallo scorso ottobre la dirige. Con lui e con il capo della missione Eulex (European Union Rule of Law Mission in Kosovo), il generale dei Carabinieri Giovanni Pietro Barbano, si è intrattenuto Tajani prima di portare alle truppe i saluti. "I militari sono i veri portatori di pace, sono sempre militari coloro che portano il dialogo per la loro capacità di essere concavi e convessi. Perché siamo italiani, siamo diversi. Contiamo su di voi, ne siamo fieri".
"Nei Balcani siamo tornati a essere protagonisti anche grazie a voi", ha proseguito Tajani, mettendo l'accento sul "lavoro fondamentale" dei militari in Kosovo, al confine con la Serbia, in Bosnia Erzegovina, Albania e Montenegro. "Noi vogliamo accelerare i tempi di adesione all'Ue, li stiamo aiutando e la presenza dei nostri militari qui serve a stabilizzare questa regione che noi vogliamo sia parte protagonista del futuro del nostro mercato interno. Sono Paesi europei ed è giusto che facciano parte dell'Unione europea", ha sottolineato il titolare della Farnesina, ribadendo che l'Italia ha "interesse che i Balcani entrino in Ue, interessi economici e politici".
"I risultati si ottengono quando si lavora molto e non possiamo che dire veramente grazie ai nostri militari che svolgono un ruolo politico importante per la stabilità" dell'area e "una presenza sempre più influente", ha aggiunto Tajani. E guardando poi gli uomini e donne schierati, lontani da casa in questo "periodo di festa", il ministro ha nuovamente espresso ringraziamenti per il lavoro portato avanti. "La presenza mia e di altri ministri non può colmare il vuoto perché siete lontani dai vostri cari però cerchiamo di trasmettervi un senso di profonda riconoscenza e anche orgoglio per quello che fate", ha concluso.