AGI - Prima che Kathy Mangione diventasse famosa come madre di un sospettato assassino, era solo una persona che cercava di rintracciare il figlio. Per mesi la donna ha cercato disperatamente Luigi Mangione, 26 anni, sparito da sei mesi dopo un doloroso intervento alla schiena, da cui non si era ripreso e che lo aveva sconvolto. Secondo ex compagni d'università, il ragazzo aveva fatto perdere tracce di sé da almeno otto mesi. Nei giorni che hanno condotto all'arresto del figlio ad Altoona, Pennsylvania, Kathy Mangione sembrava condurre una vita normale. Il sabato, due giorni prima dell'arresto, la donna aveva pranzato con amici in un locale italiano con vista mare a Baltimora, in Maryland.
La domenica pomeriggio lei e il marito, Lou Mangione, avevano partecipato a una cerimonia dedicata a parenti, nella Little Italy di Baltimora. "Meno di ventiquattr'ore dopo la loro vita è stata completamente stravolta", ha ammesso Santo Grasso, amico di vecchia data della famiglia. I Mangione avevano commentato l'arresto con poche parole: "Sappiamo solo ciò che abbiamo letto sui media". Fino al momento in cui gli agenti sono andati ad arrestare Luigi in un McDonald's, la vita della famiglia era fatta di grandi affari, con matrimoni sontuosi ospitati in uno dei due country club dei Mangione, a nord di Baltimora.
Fino a due anni fa la madre del sospettato killer aveva lavorato assieme a nove, tra fratelli e sorelle, per i golf club e per la casa di riposo di proprieta' dei patriarchi della famiglia, Nick e Mary Mangione. Ma la ricchezza non li aveva resi più distanti dagli altri. "Non potevi sapere che avevano soldi - ha raccontato al Wall Street Journal Giovanna Blatterman, 77 anni, conoscente dei Mangione - non facevano mai sfoggio di niente". Ma sotto vivevano da tempo il dramma della scomparsa del figlio. In passato i genitori avevano inviato una email agli amici di Luigi chiedendo di dare loro una mano a rintracciare il ragazzo.
Un amico aveva pubblicato un post su X con scritto: "Ehi, tutto okay? Nessuno ti sente da mesi, e anche la tua famiglia sembra cercarti". A novembre la madre aveva chiamato la polizia di San Francisco, California, per riportare la scomparsa del ragazzo. Non è chiaro come non fosse scattato l'allarme in famiglia quando erano state pubblicate le immagini del viso del killer. Ma secondo alcuni conoscenti, se la madre avesse guardato la foto avrebbe detto sul momento, come forma di difesa: "Non può essere lui".