AGI - Essere liberati dopo una ingiusta condanna è un evento raro negli Stati Uniti, ma Shaurn Thomas, 50 anni, ha ottenuto un record probabilmente imbattibile e di sicuro poco invidiabile: tornato libero dopo ventiquattro anni di carcere, e risarcito con oltre quattro milioni di dollari, Thomas è tornato dietro le sbarre. Il motivo? Ha confessato di aver compiuto altri tre delitti, tra cui quello di un uomo di 38 anni ucciso il 3 gennaio del 2023 per un debito di 1200 dollari legato a una fornitura di stupefacenti. La notizia, riportata dal Philadelphia, racconta l'incredibile storia di un uomo diventato prima un caso di ingiustizia e poi un pluriassassino reo confesso.
Thomas era stato condannato per un omicidio commesso nel novembre del 1990, quando un anziano uomo d'affari portoricano era stato ucciso. Thomas era stato condannato all'ergastolo. Lui per ventiquattro anni aveva sostenuto di essere innocente, spiegando che quando Domingo Martinez, 78 anni, aveva incontrato il killer, lui era rinchiuso in un carcere minorile. Avvocati sostenuti da un'organizzazione per i diritti civili avevano confermato il forte alibi del condannato. Thomas, sostenuto dall'organizzazione Innocence Project, venne rilasciato nel 2017 e risarcito per l'ingiustizia subita.
La foto di lui, fuori dal carcere, con le braccia levate al cielo erano diventate virali e avevano fatto pensare alla classica storia a lieto fine. Dopo aver fatto causa alla città, Thomas si era messo insieme a Ketra Veasy, il cui fratello, Willie, era stato accusato ingiustamente di omicidio. A un certo punto l'ex condannato aveva chiesto alla fidanzata se lo metteva in contatto con un amico di infanzia, Akeem Edwards, perché gli procurasse un po' di cocaina. Thomas aveva consegnato a Edwards un involucro da sandwich con dentro la droga e gli aveva ordinato di tornare con 1200 dollari, frutto della vendita. Ma Edwards era sparito.
Un giorno, mentre Thomas era in auto con la fidanzata, le aveva chiesto di cambiare strada e andare nel quartiere del suo ex "corriere": lo aveva trovato a casa. La donna aveva raccontato alla polizia di aver sentito colpi di pistola e aver visto tornare in macchina il fidanzato. "È morto - le aveva detto - metti in moto". Thomas le aveva confessato che quello era stato il suo terzo omicidio. La coppia è stata poi arrestata grazie alla testimonianza di un terzo uomo. La donna ha deciso di collaborare e raccontare tutto. Il fidanzato, tornato dopo anni davanti a un giudice, ha confessato di aver ucciso tre persone nella sua vita e di aver posseduto illegalmente un'arma. La sentenza è attesa a febbraio, ma sull'esito non dovrebbero esserci dubbi.