AGI - Alle ore 3 italiane (le 4 in Libano) è entrato in vigore il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Dopo più di un anno di combattimenti la tregua dovrebbe porre fine a una guerra che ha ucciso migliaia di persone e ha costretto decine di migliaia di residenti in Israele e centinaia di migliaia in Libano a fuggire dalle loro case.
Subito dopo l'entrata in vigore della tregua con Hezbollah, l'Esercito israeliano ha annunciato che manterrà il suo dispiegamento militare nel sud del Libano e ha chiesto ai civili della zona - "per la loro sicurezza e quella delle loro famiglie" - di astenersi dal ritornare nelle proprie case. "È vietato avvicinarsi ai villaggi che le forze di difesa hanno richiesto di evacuare o avvicinarsi alle truppe dell'Idf nella regione - ha detto il portavoce - Per la vostra sicurezza e quella delle vostre famiglie, vi preghiamo di astenervi dal recarvi in zona. Vi informeremo quando sarà sicuro ritornare".
Poche ore prima, le forze di difesa israeliane avevano emesso ordini di evacuazione per due edifici situati a sud di Beirut, mentre Hezbollah affermava di aver attaccato con droni la residenza del capo dell'Aeronautica israeliana, il maggiore generale Tomar Bar, a Tel Aviv. Il piano si compone di tre fasi: una tregua iniziale, seguita dal ritiro delle forze del gruppo sciita libanese a nord del fiume Litani; il ritiro completo delle truppe israeliane dal Libano meridionale entro 60 giorni; i negoziati tra i due Paesi per delimitare i propri confini, che attualmente corrispondono a una linea tracciata dalle Nazioni Unite dopo la guerra del 2006.
A Beirut la gente è scesa per strada a festeggiare il cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele. Lo riporta il New York Times. Alcune persone hanno sparato colpi in aria in segno di gioia. In alcuni punti della città sono visibili le colonne di fumo a ricordare gli attacchi condotti dalle forze israeliane nelle precedenti ventiquattr'ore. Ma con l'avvicinarsi del cessate il fuoco gli attacchi erano diminuiti.
Anche Hamas pronto alla tregua
Anche Hamas è "pronto" per un cessate il fuoco a Gaza. Lo ha detto un alto funzionario del movimento islamista che ha accolto con favore la tregua raggiunta in Libano tra l'alleato Hezbollah e Israele. "L'annuncio del cessate il fuoco in Libano è una vittoria e un grande successo per la resistenza", ha detto all'Afp un membro dell'ufficio politico, "Hamas è pronto per un accordo di cessate il fuoco e un accordo serio per lo scambio di prigionieri".
"Abbiamo informato i mediatori in Egitto, Qatar e Turchia che Hamas è pronta per un accordo di cessate il fuoco e per un accordo serio sullo scambio di prigionieri", ha aggiunto la fonte che accusa Israele di "ostacolare qualsiasi accordo". Una tregua nel novembre 2023, l'unica dall'inizio della guerra, ha consentito il rilascio di più di 100 ostaggi in cambio di prigionieri palestinesi detenuti da Israele. Da allora, altri sette ostaggi sono stati rilasciati vivi nel corso delle operazioni dell'esercito israeliano. A Gaza ne rimangono 97, 34 dei quali sono stati dichiarati morti dall'esercito. Piu' di 44.000 palestinesi sono stati uccisi nella campagna di ritorsione militare israeliana nella Striscia di Gaza, la maggior parte dei quali civili, secondo i dati del Ministero della Sanità di Hamas, stime ritenute attendibili dalle Nazioni Unite.