AGI - Almeno 20 morti e 66 feriti: si sta facendo sempre più grave, col trascorrere delle ore, il bilancio di un attacco aereo che nella notte ha completamente distrutto un edificio residenziale di otto piani con l'uso di cinque missili in Maamoun Street, nel quartiere di Basta di Beirut. I media parlano di cinque missili lanciati contro l'edificio. La National News Agency, agenzia di stampa statale libanese, afferma che gli aerei da guerra israeliani "hanno completamente distrutto un edificio residenziale di otto piani con cinque missili" e hanno lasciato un cratere nel terreno, inaccessibile e invisibile alla stampa, protetto da un cordone di sicurezza.
I giornalisti dell'AFP riferiscono di aver sentito almeno tre grandi esplosioni. Video non verificati pubblicati sui social media mostrano un'enorme colonna di fumo che si alza dal sito dell'attacco israeliano. Sul posto prosegue la rimozione delle macerie sul luogo del raid e le immagini documentano la disperazione dei residenti
I lavori di rimozione delle macerie sono ancora in corso, fa sapere il governo. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa statale libanese National News Agency, l'attacco è stato scatenato prima dell'alba senza alcun preavviso da parte dell'esercito israeliano
Times of Israel fa sapere che non ci sono commenti immediati da parte delle IDF sull'ultimo attacco, che arriva ore dopo che i jet da combattimento hanno effettuato due ondate di attacchi aerei sulla città costiera di Tiro in Libano e ulteriori sortite nel sud del paese e sulla roccaforte di Hezbollah nel sud di Beirut la scorsa notte. Ma poi sempre Times of Israel scrive che l'obiettivo del massiccio raid era l'alto ufficiale di Hezbollah, Talal Hamiya, nominato a capo della divisione operativa del gruppo terroristico dopo che Israele ha ucciso Ibrahim Aqil, il capo delle operazioni militari di Hezbollah in un attacco a Beirut il 20 settembre.
Intanto, secondo il New York Times, che ha analizzato con esperti un video diffuso dall'esercito israeliano, gli aerei che il 27 settembre hanno bombardato il quartier generale di Hezbollah nella periferia sud di Beirut e causato la morte di Hassan Nasrallah, erano equipaggiati di almeno 15 bombe di una tonnellata, inclusa la BLU-109 di fabbricazione statunitense.
E dopo una notte di violenti attacchi sul centro di Beirut, questa mattina i raid israeliani hanno colpito i sobborghi meridionali della capitale libanese. L'operazione dell'Idf è cominciata circa un'ora dopo che l'esercito israeliano aveva emesso avvisi di evacuazione per due distretti del bastione di Hezbollah. Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dell'esercito israeliano, ha emesso nuovi ordini di sfollamento forzato per i residenti dei sobborghi meridionali di Beirut: Al-Hadath, Choueifat e Al-Amrousieh.
"Vi trovate vicino alle strutture e agli interessi di Hezbollah, contro i quali [l'esercito israeliano] opererà nel prossimo futuro", ha affermato Adraee in un post su X. "Per la vostra sicurezza e quella dei vostri familiari, dovete evacuare immediatamente questi edifici e quelli adiacenti e tenervi lontani da essi per una distanza non inferiore a 500 metri". Israele non sempre emette avvertimenti prima di effettuare attacchi, sia in Libano che a Gaza; quando lo ha fatto, sono passati solo pochi minuti prima che un attacco venisse attuati. Molti di questi ordini di evacuazione sono arrivati anche nel cuore della notte, quando i residenti dormivano, o le loro istruzioni erano fuorvianti, instillando paura nella popolazione.
E nella notte alcuni raid hanno provocato vittime e feriti anche a Gaza. La difesa civile della Striscia ha annunciato la morte di 19 persone, tra cui dei bambini, uccise durante attacchi notturni e sparatorie israeliane in diversi luoghi del territorio palestinese. Il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal, ha dichiarato che "19 palestinesi sono stati uccisi e piu' di 40 altri feriti in tre massacri causati dagli attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza tra mezzanotte e questa mattina" cosi' come nell'incendio di carri armati a Rafah, nel sud.