AGI - Condannato a morte per l'omicidio di un'autostoppista, commesso trent'anni fa nel Sud degli Stati Uniti, un uomo è stato giustiziato in Alabama con l'inalazione di azoto, procedimento impiegato per la terza volta nel mondo. Le due precedenti esecuzioni con questo sistema risalgono a febbraio e a settembre, sempre in Alabama. "L'Alabama ha utilizzato con successo l'ipossia (per inalazione) d'azoto per l'esecuzione di Carey Grayson", ha dichiarato, in un comunicato, il procuratore generale dello Stato, Steve Marshall. Esperti dell'Onu avevano già avvertito che questo metodo potrebbe rappresentare una forma di tortura, ritenendolo vietato dal diritto internazionale.
Secondo giornalisti presenti all'esecuzione, Grayson ha insultato il direttore del carcere quando questi gli ha chiesto se voleva dire qualcosa per l'ultima volta. Poi, quando il gas ha cominciato a diffondersi nella maschera che gli copriva il viso, il detenuto ha mosso la testa da una parte all'altra e ha ansimato per qualche minuto prima di smettere di muoversi. Grayson era stato condannato nel 1996 per l'omicidio di Vickie Deblieux, commesso due anni prima, assieme a tre complici, minorenni all'epoca dei fatti. La vittima, 37 anni, stava andando in autostop dal Tennessee alla Louisiana per andare a trovare la madre. Il suo corpo era stato trovato accoltellato e mutilato dopo la morte.
L'esecuzione di Grayson, avvenuta nel penitenziario di Holman, è la 22esima portata a termine negli Stati Uniti dall'inizio dell'anno. In tutti i casi, tranne che i tre dell'Alabama, si è fatto ricorso all'iniezione letale. La pena di morte è stata abolita in 23 dei 50 Stati americani. In altri sei è prevista una moratoria delle esecuzioni, su decisione del governatore: sono Arizona, California, Ohio, Oregon, Pennsylvania e Tennessee.