AGI - Nata dallo Statuto di Roma del 1998, la Corte penale internazionale ha iniziato la sua attività nel luglio 2022 dopo la ratifica del sessantesimo Stato membro, ha sede in Olanda, all'Aja. Da non confondersi con la Corte internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite, anch'essa con sede a L'Aja, la Cpi non è un organismo dell'Onu.
La sua competenza è limitata ai crimini più seri che riguardano la comunità internazionale nel suo insieme, cioè il genocidio, i crimini contro l'umanità e i crimini di guerra (cosiddetti crimina iuris gentium), e di recente anche il crimine di aggressione (art. 5, par. 1, Statuto di Roma) per il quale è stato spiccato il mandato d'arresto contro il presidente russo Vladimir Putin.
La Corte ha una competenza complementare a quella dei singoli Stati, dunque può intervenire se e solo se gli Stati non possono (o non vogliono) agire per punire crimini internazionali. Fra i 124 Paesi che hanno aderito allo Statuto di Roma e all'istituzione della Corte non ci sono Cina, Israele, Russia e Stati uniti.
La Corte può perseguire gli individui (ma non gli non Stati) responsabili di crimini di guerra, genocidio, crimini contro l'umanità, crimine di aggressione commessi sul territorio e o da parte di uno o più residenti di uno Stato parte, nel caso in cui lo Stato in questione non abbia le capacita' o la volontà di procedere in base alle leggi di quello Stato e in armonia con il diritto internazionale. La giurisdizione della Corte si esercita nel caso di crimini commessi sul territorio di uno Stato parte o da un cittadino di uno Stato parte.
Ne consegue che anche i crimini commessi sul territorio di uno Stato parte, da parte di un cittadino di uno Stato non parte, rientrano nella giurisdizione della Corte. Uno Stato non parte non è tenuto a estradare propri cittadini che abbiano commesso tali crimini in un Paese parte e non esistono mezzi di coercizione internazionali per spingere gli Stati non parte a cedere alle richieste della Corte internazionale.