AGI - Il contingente Unifil in Libano, di cui fanno parte anche 1.044 militari italiani, è stato colpito oggi da 8 razzi a Shama. La notizia è confermata dal ministero della Difesa italiano.
Otto razzi da 107 millimetri - scrive il ministero della Difesa - hanno colpito il quartiere generale del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil a Shama, nel sud del Libano. I razzi hanno impattato su alcune aree all'aperto e sul magazzino ricambi della base dove non era presente alcun soldato. Non si registrano feriti. Cinque militari italiani sono sotto osservazione nell'infermeria della base e le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni. Sono in corso gli accertamenti per determinare il punto di partenza dei colpi e individuare i responsabili.
In precedenza, oggi, le IDF avevano dichiarato che un attacco missilistico di Hezbollah aveva danneggiato una posizione separata dell'Unifil nel villaggio di Ramyeh, nel Libano meridionale, in un attacco che l'Unifil aveva detto essere stato "lanciato molto probabilmente da attori non statali all'interno del Libano".
Nell'attacco a Ramyeh - rende noto l'Unifil - "quattro peacekeeper ghanesi hanno riportato ferite. Tre di loro sono stati trasferiti in un ospedale di Tiro per le cure".
Non è certo chi siano i responsabili degli otto razzi che hanno colpito la base con i militari italiani. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, punta l'indice contro Israele: "Oggi c’è stato un attacco nuovo: sono scaduti tre razzi su Shama è intollerabile. Ho cercato, non l'ho trovato, lo cercherò adesso, appena uscirò da questo edificio, il mio nuovo collega israeliano per ribadire quello che ho già ribadito a Gallant: le basi di Unifil sono basi che intanto rappresentano la missione Onu internazionale, ma poi sono i Paesi che sono amici di Israele. È intollerabile che ci siano attacchi. Non possiamo più tollerare che questi errori si ripetono con questa frequenza. Per cui vanno date delle disposizioni chiare e inequivocabili alle forze che operano sul campo e mi auguro che sia stato fatto da questo nuovo ministro come era stato fatto dal vecchio ministro".
Per il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, "gli israeliani hanno garantito la sicurezza dei nostri militari. Non siamo nemici di nessuno, siamo li' per garantire la pace. I militari italiani hanno tutta la mia solidarietà".
L'Argentina ha intanto annunciato il ritiro dei suoi tre militari da Unifil. Lo ha riferito il portavoce della missione Onu, Andrea Tenenti, rifiutandosi di commentare il motivo della decisione.