AGI - Il Cremlino avverte l'Occidente. Se il permesso di usare armi americane per colpire all'interno della Russia fosse veramente concesso da Washington, ciò segnerebbe un nuovo aumento delle tensioni tra Mosca e l'Occidente. Lo dice il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov secondo quanto riporta Interfax. Parlando nella consueta conferenza stampa quotidiana, Peskov ha affermato che non c'è stato alcun cambiamento di posizione rispetto a quanto affermato da Vladimir Putin a settembre. Il presidente russo aveva dichiarato che avrebbe considerato gli attacchi con armi di fabbricazione statunitense sul suolo russo come un coinvolgimento diretto della Nato nel conflitto. In risposta a una domanda della Tass, Peskov ha affermato che la Russia è venuta a conoscenza della eventuale decisione dell'amministrazione di Joe Biden solo dai resoconti dei media occidentali. Per Peskov, l'autorizzazione concessa a Kiev da Joe Biden per l'uso di missili americani a lungo raggio sul territorio russo rischia di "gettare benzina sul fuoco" nel conflitto in Ucraina. Se dovesse essere confermata ufficialmente da Washington, l'autorizzazione porterebbe a "una situazione fondamentalmente nuova in termini di coinvolgimento degli Stati Uniti in questo conflitto".
Intanto, sono 11 i morti, tra cui due bambini, e 89 feriti, nell'attacco missilistico russo su Sumy, nell'Ucraina nord-orientale. "Domenica sera per la città di Sumy è diventato un inferno, una tragedia che la Russia ha portato nella nostra terra", ha affermato Volodymyr Artyukh, capo dell'amministrazione militare di Sumy, in un post sul canale di messaggistica Telegram dell'amministrazione. Un missile russo ha colpito un edificio residenziale di nove piani, hanno affermato i servizi di emergenza e l'esercito ucraino. Tra i feriti, ci sarebbero almeno 11 bambini.
A Odessa, invece, le truppe russe hanno colpito alcuni edifici residenziali causando almeno 8 vittime e 18 feriti tra cui un bambino. Quattro feriti sono in condizioni molto gravi. Lo riferisce RBC-Ucraina citando, tra gli altri, il capo dell'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak e il sindaco di Odessa Gennadij Trukhanov. Secondo Kiev nell'attacco sono state danneggiate infrastrutture civili. "A Odessa, i russi hanno ucciso persone con un attacco mirato alle infrastrutture civili. Gli assassini russi non nascondono nemmeno le loro intenzioni - ha scritto Yermak -. Il nemico ha insidiosamente diretto un razzo contro un edificio residenziale, un'area di attività commerciali. Finora sono morte 8 persone, la gente stava semplicemente facendo i propri affari", ha detto il sindaco Trukhanov.
Borrell, "il maxi raid è la risposta di Putin al tentativo di dialogo"
Sulla guerra ha detto la sua oggi l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Esteri: "La mia posizione è nota: secondo me l'Ucraina dovrebbe poter usare le armi non solo per respingere gli attacchi ma anche per colpire da dove partono questi attacchi. Sicuramente ne parleremo e spero che gli Stati accettino. Altrimenti, ognuno farà quello che crede utile per sostenere l'Ucraina. Putin - ha aggiunto Borrell - in risposta a qualsiasi tentativo di parlare per negoziare ha lanciato l'attacco più pesante contro le infrastrutture civili in particolare le infrastrutture elettriche. E' stato l'attacco più pesante degli ultimi mesi usando un numero elevato di droni contro tutte le infrastrutture civili in particolare l'elettricità. Quindi non sembra che sia disposto a negoziare".
La Cina, "cessate il fuoco e soluzione politica"
Dal canto suo, la Cina ha ribadito l'appello per una soluzione pacifica della guerra in Ucraina, dopo che Washington ha autorizzato Kiev a usare missili americani a lungo raggio contro obiettivi militari all'interno della Russia. "La cosa più urgente è promuovere il raffreddamento della situazione il prima possibile", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian in un briefing abituale, in risposta alla richiesta di un commento sulla decisione degli Stati Uniti. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese ha poi chiesto "un cessate il fuoco tempestivo e una soluzione politica".
Lituania, "l'Ue ha fallito, la de-escalation non funziona"
"Credo che siamo arrivati a un punto in cui è giusto dire che la strategia del modo in cui abbiamo aiutato l'Ucraina durante il periodo di tre anni, quasi 1000 giorni, è fallita. Una pace attraverso la de-escalation è una strategia fallimentare e che non ha funzionato. Ne abbiamo bisogno di una nuova. Abbiamo bisogno di una strategia che venga dalla forza. La stessa strategia che è stata richiesta dagli Stati baltici, dall'Ucraina stessa, da altri che sostengono davvero l'Ucraina". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri della Lituania, Gabrielius Landsbergis, al suo arrivo al Consiglio Esteri. "E quando parlo di forza, parlo di armi. Parlo di una vera rimozione di tutte le restrizioni e di una strategia effettivamente vincente. Dalla strategia vincente, potremmo arrivare a un punto in cui tutte le telefonate, tutto avrebbe effettivamente senso, perché ora non ce l'hanno, perché siamo ancora nella modalità strategia di de-escalation e questa è fallita. Quindi spero che possiamo porre fine a tutto questo e tornare davvero con una nuova forza con le nuove amministrazioni e trovare una soluzione effettiva e un supporto effettivo all'Ucraina che aiuterebbe l'Ucraina a vincere", ha aggiunto.
La Germania pronta a fornire 4 mila droni a Kiev
La Germania è pronta a dare il via a consegne su larga scala di droni kamikaze all'Ucraina. Lo scrive la European Pravda citando la Bild e il ministro della Difesa Boris Pistorius, che ha sostanzialmente confermato i piani di Berlino. I droni in questione sono UAV d'attacco prodotti dalla società Helsing e dotati di tecnologie di intelligenza artificiale che forniscono loro una maggiore autonomia in ambienti ostili, scrive la stampa di Kiev. L'industria paragona questi droni ai missili Taurus, che il cancelliere Olaf Scholz ha ripetutamente rifiutato di fornire all'Ucraina. I report indicano che sono stati ordinati 4.000 di questi UAV per l'Ucraina. Le consegne dovrebbero iniziare a dicembre. Alcuni prototipi sono già in fase di sperimentazione e miglioramento in reali condizioni di combattimento nell'Ucraina orientale.
Francia, "aperti al via libera a colpire target russi"
La Francia conferma l'apertura all'ipotesi di dare il via libera all'Ucraina di usare le sue armi per colpire obiettivi militari in territorio russo. "Abbiamo detto apertamente che questa era un'opzione che avremmo preso in considerazione, ossia quella di consentire di colpire un obiettivo da dove la Russia sta attualmente aggredendo il territorio ucraino. Quindi niente di nuovo su questo fronte", ha evidenziato il ministro degli Esteri Jean-Noel Barrot al suo arrivo al Consiglio Esteri.